LEGIO I FLAVIA GALLICANA CONSTANTIA
Fondata durante il regno di Costanzo Cloro (Cesare nel 293-306 e Augusto nel 305-306) appartenente alla gens Flavia (da cui il primo appellativo della legione) é reclutata nella provincia della Gallia Lugdunensis II e acquartierata nella provincia Belgica, anche se il suo nome potrebbe riferirsi all'appartenenza all'esercito comitatensis della Gallia; altra possibile origine, la farebbe derivare da una cohors I Gallica di stanza in Hispania.
All'inizio del V secolo è menzionata nell'esercito d'Occidente con la qualifica di pseudocomitatensis, a disposizione del Magister Peditum Praesentalis, con base a Constantia (Gallia Lugdunensis II); questa città potrebbe essere un altro motivo del titolo CONSTANTIA all'interno del nome della legione. La LEGIO I FLAVIA GALLICANA CONSTANTIA potrebbe aver dato vita ad un reparto denominato militas Primae Flaviae (stanziato agli ordini del dux Tractus Armoricani sulle coste dell'Armorica, a protezione delle incursioni di Franchi e Sassoni), e forse anche ai PRIMANI IUNIORES.
Nel 407 si schiera con l'usurpatore Constantino III sbarcato in Gallia dalla Britannia, ed è possibile che in quell'anno sia stata trasferita a Bononia (Gallia Belgica), quartier generale di Constantino III.
LEGIO I FLAVIA CONSTANTIA
Fondata durante il regno di Costanzo Cloro (293-306) o di Costanzo II (337– 361), forse partendo da una coorte ausiliaria preesistente.
Partecipa alla guerra contro i Persiani del re Sapore I e viene sconfitta e catturata a Singara (Mesopotamia), della cui guarnigione fa parte.
Ricostituita, questa legione è menzionata all'inizio del V secolo nell'esercito d'Oriente, con la qualifica di legione comitatenses, a disposizione del Magister Militum per Orientem.
LEGIO I ARMENIACA
Il suo nome significa "la legione armena", probabilmente dal nome della provincia di reclutamento. Questa legione è stata probabilmente fondata nel terzo secolo, sotto l'imperatore Diocleziano.
Se già esistente (e non fondata, come sostengono alcuni autori, dopo il 305), partecipa alle operazioni contro i Persiani nel 293.
In epoca indeterminata la LEGIO I ARMENIACA è di stanza a Claudiopolis (Cappadocia - Armenia II), dove rimane di guarnigione almeno fino al 359.
Nel 363 partecipa alla fallimentare campagna contro i Persiani, dove trova la morte l'imperatore Giuliano l'Apostata (360-363).
All'inizio del V secolo, la LEGIO I ARMENIACA è parte dell'esercito dell'Impero Romano d'Oriente, con la qualifica di pseudocomitatenses, con base a Satala (Armenia II).
Forse ancora esistente durante la conquista dell'Italia ostrogota da parte del Comes Bellisario durante il regno di Giustiniano I (527-565).
LEGIO I ADIUTRIX
Chiamata inizialmente LEGIO I CLASSICA, perché formata (in modo non usuale) con i marinai (classari) della flotta di Misenum. Il suo nome definitivo significa "di aiuto".
Suo simbolo é il Capricorno, anche se spesso é utilizzato il cavallo alato Pegasus e una nave da guerra (galea).
L'inizio di questo reclutamento comincia nei primi mesi del 68 sotto Nerone e si completa sotto Galba dato che alcune fonti lo accreditano come fondatore; probabilmente quest'ultimo, divenuto imperatore da al reparto la definitiva qualifica di legione e consa ai suoi soldati l'aquila e i signa nel dicembre di quell'anno.
Nella guerra civile del 69 (dalla base di Roma) la LEGIO I ADIUTRIX si unisce alle Corti Pretoriane nell'eliminazione dei Galba, e appoggia il nuovo imperatore Otone (riconosciuto da 8 legioni).
Dopo una breve spedizione in Gallia Narbonensis per contrastare L. Aulo Vitellio legato della Germania Superior che si è proclamato imperatore (riconosciuto da 11 legioni), la LEGIO I ADIUTRIX rientra precipitosamente in Italia per contrastare le truppe vitelliane che sono entrate in Italia.
Le truppe che appoggiano Otone, tra cui la LEGIO I ADIUTRIX, si scontrano con quelle vitelliane a Bedriacum (aprile 69); la legione combatte coraggiosamente contro la LEGIO XXI RAPAX, ma viene sconfitta nello scontro che vede la caduta di Otone.
Inviata per un breve periodo in Hispania (dove si dichiara fedele a Vespasiano nel frattempo oppostosi a Vitellio), nell'aprile del 70 viene trasferita in Germania Inferior per reprimere la rivolta dei Gallo-Germani (Batavi) di G. Civile e, in quello stesso anno, in Germania Superior con base a Mogontiacum, dove insieme alla LEGIO XIV GEMINA, partecipa alla ricostruzione della città gravemente danneggiata durante la rivolta batava; nel 73-74 partecipa alle operazioni sul Reno (Agri Decumates), e invia una vexillatio ad Augusta Raurica (Germania Sup.).
Nel 83-85 combatte (in maniera non unitaria, ed in concorso con altre truppe) nella guerra contro i Chatti sulla costa orientale del Reno, e dal 85 si pone di base in un settore di controllo al confine tra Germania Inferior e Superior, negli Agri Decumates.
La LEGIO I ADIUTRIX è trasferita a Burnum (Dalmatia) nel 85-86, e partecipa con una vexillatio alle operazioni contro i Daci del 85-88 sul Danubio (dove subisce una sconfitta) e contro i Sarmati nel 90-92; durante queste operazioni le truppe sono concentrate a Sirmium (Pannonia) insieme alla LEGIO II ADIUTRIX.
Spostata nel 93 (o nel 89) nell'importante posizione strategica di Brigetio (Pannonia) (dove negli anni seguenti ospita per un breve periodo sia la LEGIO XI CLAUDIA (93) sia la LEGIO XXX ULPIA (99)), nel 97 una sua vexillatio torna sul Reno, impegnata nelle operazioni contro i Suebi (Quadi e Marcomanni).
In questi anni, aggregata alla LEGIO I ADIUTRIX, è la Cohors V Gallaecorum.
Nel 101 la legione lascia la base di Brigetio e si sposta ad Apulum (Dacia Sup.), in un accampamento in condivisione con la LEGIO XIII GEMINA; da qui partecipa alle campagne di Traiano (che appella la LEGIO I ADIUTRIX "Pia Fidelis") durante la conquista della Dacia (101-102 e 105-106).
L'imperatore Traiano si serve di questa legione anche durante la vittoriosa campagna contro i Parti (115–117), trasferendola probabilmente a Satala (Cappadocia).
Al termine di questa campagna rientra nella base di Brigetio, accompagnando il nuovo imperatore Adriano nel suo rientro in Europa.
Negli anni seguenti, mentre i legionari rimasti alla base, sono impegnati nella costruzione di strade e al mantenimento delle stesse, alcune vexillationes partecipano a varie operazioni fuori della zona di competenza della legione, tra cui nel Pontus, forse nel 134 contro gli Alani in Armenia, nel 144-152 per azioni in Mauritania contro i Mauri (base a Tipasa - Mauretania Caesariensis) e nel 162-166 (in compagnia di altri distaccamenti pannonici) nella campagna contro i Parti; l'assenza di quest'ultima vexillatio dalla base di Brigetio crea qualche problema sul finire del 166-inizio 167 durante un assedio del campo principale della legione da parte dei Marcomanni, che riuscono ad invadere vasti territori imperiali (i soldati inviati in Oriente, contribuiranno, per colmo di sfortuna, a propagare la peste nell'impero al loro ritorno).
Negli anni successivi, 167-175, 177-180 e forse anche nel 188-189 ha un ruolo molto importante nelle campagne contro i Marcomanni e i Quadi, durante le quali, nel 171 riconquista Noricum e Raetia temporaneamente invase; nel 173 un distaccamento dellaLEGIO I ADIUTRIX è impegnato in Dalmatia.
E' possibile che la legione, insieme alla LEGIO II ITALICA e alla LEGIO III ITALICA, faccia parte i quegli anni di un esercito di campagna del Danubio, comandato dal futuro imperatore Publio Pertinace, incaricata di proteggere le province di Raetia e Noricum.
Alcune ipotesi indicano soldati della LEGIO I ADIUTRIX a Carnuntum (Pannonia Sup.) impegnati dopo il 167 nella ricostruzione dell'accampamento distrutto da un'incursione barbara (dovuta all'assenza della LEGIO XIV GEMINA impegnata in Italia), e che durante le dure operazioni di quegli anni, la LEGIO I ADIUTRIX riceva rinforzi anche dalla LEGIO III AUGUSTA dalla Numidia.
Dopo l'assassinio dell'imperatore Pertinace nel 193, è proclamato imperatore il governatore della Pannonia Superior, Settimo Severo, che la LEGIO I ADIUTRIX sostiene (forse inizialmente parteggia per L. Clodio Albino) tanto che una parte considerevole della legione partecipa alla sua discesa su Roma e alcuni suoi soldati rilevano i pretoriani, divenuti inaffidabili negli ultimi periodi, dai loro compiti.
In seguito, parte della legione non torna subito sul Danubio, ma viene prima impiegata nella guerra contro Pescennio Nigro (pretendente al trono - battaglia di Lugdunum febbraio 197) e nelle due campagne contro i Parti (194-195 e 197-199).
Nuovamente riunita nella base di Brigetio (Pannonia Sup.) per la LEGIO I ADIUTRIX il terzo secolo comincia con la repressione delle rivolte pannoniche del 206-208, e prosegue nel 213 con le operazioni contro gli Alamanni su Reno e Danubio e nel 214 contro Germani e Daci; in seguito, dopo la preparazione invernale in Thracia (Perinthus e Byzantium) prende parte nuovamente alla guerra contro i Parti del 216-217.
Prende poi parte alla fallimentare campagna contro i Persiani Sasanidi (231-232), alla campagna contro Germani, Sarmanti e Daci (235-238) e con una vexillatio a quella di Gordiano III in Oriente, nuovamente contro i Persiani Sasanidi (242-244).
Tra queste operazioni militari si colloca la triste parentesi del 238, quando anche la LEGIO I ADIUTRIX segue l'imperatore Massimino nello scontro contro il Senato, quando le truppe imperiali pongono l'assedio ad Aquileia, assedio che si risolve con la morte dell'imperatore.
La storia della LEGIO I ADIUTRIX prosegue nei decenni con una serie di interventi nella zona della propria base di Brigetio (passata dal 214, per una riorganizzazione, alla Pannonia Inferior) e con l'invio di vexillationes su vari fronti dove la pressione dei barbari è sempre maggiore: nel 246 una vexillatio contro i Carpi in Dacia Malvensis e contro i Quadi in Pannonia Superior, mentre due anni dopo appoggia il fallimento di C. Pacatiano di diventare imperatore.
Nel 249 appoggia la salita di Decio al soglio imperiale, e nel 251 una vexillatio combatte nella sfortunata campagna contro i Goti in Moesia (sconfitta romana nella battaglia di Abrittus e morte dell'imperatore Decio); nel 258 contro gli Alamanni su Reno e Danubio che porta alla perdita degli Agri Decumates, nel 259 (dopo aver appoggiato la fallita sollevazione del governatore della Pannonia Inferior, L. Ingenuo) una vexillatio combatte gli Alamanni nel nord Italia, nel 260 una vexillatio contro i Persiani, e forse nella disastrosa battaglia di Edesa (dove è catturato l'imperatore Valerio), nel 260-261 ancora contro gli Alamanni in Raetia, probabilmente nel 270 contro i Vandali in Pannonia (nel settore dei propri accampamenti); nel 272-273 una vexillatio è impegnata nella riconquista delle province orientali controllate dal Regno di Palmyra (Syria), e forse nel 274 (battaglia di Durocatalauni - Gallia Belgica) contro le province galliche staccatesi dall'impero nel 260 (imperum gallorum).
Nelle numerose lotte di potere di quegli anni, risulta che la LEGIO I ADIUTRIX sia stata fedele a Gallieno (253-268); questo stesso imperatore è l'artefice di una sorta di esercito di manovra di stanza a Poetovio (Pannonia Sup.), formato da vexillationes di varie legioni tra cui una della LEGIO I ADIUTRIX. Stesso distaccamento che nel 299 è permanentemente di guarnigione ad Aquileia.
Uno dei numerosi appellativi con cui venne titolata la legione è Saturniana, datole da G. Saturnino, fatto questo che ci porta a ritenere che nel 280 la LEGIO I ADIUTRIX abbia appoggiato le fallite aspirazioni di questo ennesimo usurpatore.
A cavallo tra III e IV secolo, sempre acquartierata a Brigetio, la legione partecipa probabilmente alla campagna persiana del 296-298 con una vexillatio, e quasi sicuramente alle operazioni contro Quadi e Marcomanni del 299, 306-307 e 310.
Con la riorganizzazione dell'esercito operata da Diocleziano, da vita ad una Legione Ripensis sempre di base a Brigetio (ora nella nuova provincia di Valeria).
Nel 353 combatte la sollevazione di Magnenzio e probabilmente nel 358 partecipa alla campagna contro Quadi e Sarmati in Valeria-Pannonia, che si ripete nel 374-375, quando a Brigetio muore l'imperatore Valentiniano I, impegnato in quella campagna.
E' menzionata per l'ultima volta nel 444, a disposizione del Dux Valeriae, con base a Brigetio (Valeria), impero d'Occidente.
TITOLI
[Bis (Pia Fidelis)° Constans]* (Severiana Alexandriana Pia Vindex)** (Antoniniana)*** (Maximiana)·[Pupiena Balbina (Gordiana)°°]·· (Philippiana)··· (Herenniana)+ (Saturniniana)++
°da Traiano. *sotto Eliogabalo. **sotto Alessandro Severo. ***sotto Caracalla. ·sotto Massimino.
··AE 1994, 1395, sotto Balbino e Pupieno. °°sotto Gordiano III (238). ···sotto Filippo. +sotto Decio. ++sotto Giulio Saturnino (280).
COMANDANTI (LEGATI)
C. Orfidius Benignus (nel 69)
L. Pupius Praesens (nel 69)?
A. Platorius Nepos (sotto Vespasiano)
Ignoto (probabilmente sotto Vespasiano)
Sex. Octavius Fronto (legato? circa 86)
C. Iulius Apronius Maenius Pius Sallamallianus (circa 86-89)
M. Vlpius Traianus (nel 89-90)
Q. Pomponius Rufus (circa 92-93)
T. Iulius Maximus Manlianus Brocchus Servilianus A. Quadronius Verus? L. Servilius Vatia Cassius Camars (nel 103-106)
A. Platorius Nepos (nel 115-116)
L. Attius Macro (nel 128-130)
Claudius Maximus (nel 133-136)
T. Statilius Maximus (sotto Adriano)
T. Flavius Longinus Q. Marcius Turbo (sotto Antonino Pio dopo il 150)
M. Iallius Bassus Fabius Valerianus (sotto Antonino Pio)?
Iulius Candidus (nel 163-166)
Ap. Claudius Martialis (nel 166)
Ti. Claudius Pompeianus (nel 167)
C. Iulius Commodus Orfitianus (nel 168-169)
P. Helvius Pertinax (nel 172)
M. Valerius Maximianus (nel 175)
L. Cornelius Felix Plotianus (nel 179?)
D. Clodius Albinus (nell'ultimo anno di Marco Aurelio o nel primo di Commodo)?
L. Antonius Sabinianus (sotto Commodo)
P. Flavonius Paulinus (sotto Commodo)
L. Aurelius Gallus (nel 190-195)
Ti. Claudius Claudianus (nel 196-197)
Claudius Piso (nel 207)
Q. Cornelius Valens Honestianus Iunianus (nel 208-210)
C. Iunius Faustinus Placidus Postumianus (sotto Settimo Severo e Caracalla)
L. Iulius Apronius Maenius Pius Salamallianus (sotto Eligabalo e Alessandro Severo)
Aurelius Superinus (prefetto nel 268)
T. Statilio Massimo (nel 136-137)
P. Elvio Pertinace, il futuro imperatore (nel 171-175)
Claudio Pisone (nel 207)