LEGIONES IMPERIUM B
Dopo Diocleziano le Legioni vennero aumentate di numero ma ridotte negli effettivi perdendo molto della loro disciplina e forza e soprattutto del loro assetto tradizionale, questo a causa delle mutate condizioni politiche e militari. In un contesto di indebolimento dell'autorità centrale, di problematiche frontaliere e di episodi di guerra civile (che si verificavano con frequenza pari agli scontri da sostenere contro i nemici esterni), prese forma l'esercito del basso Impero. Pur non essendo più le legioni che conquistarono l'impero, si trattava ancora di unità militari decisamente più forti delle truppe che dovevano contrastare; esse erano classificate in PALATINAE (truppe scelte al seguito degli Imperatori e dei Cesari); COMITATENSES (truppe di manovra stanziate ai confini); LIMITANEE (di guarnigione permanente alle frontiere). Successivamente, sotto Costantino I (311-317) le legioni, con effettivi ulteriormente ridotti, anche fino a 1000 uomini, subiranno una nuova classificazione: le Legioni PALATINE che formarono la Guardia Imperiale, mentre le Legioni stabilmente preposte alla difesa dei confini dell'Impero presero il nome di RIPENSES. Le Legioni COMITATENSES, insieme a numerosi reparti di cavalleria (equites) erano dislocate nelle grandi città fortificate e costituivano l'esercito di manovra a cui, se necessario, si univano le unità Palatinae; vi erano per finire le Legioni PSEUDO COMITATENSES che altro non erano se non ex Legioni RIPENSES tolte dalla frontiera. Per contro aumentarono molto i reparti ausiliari e le vexillationes (numerose unità sono citate nella Notitia Dignitatum, documento del 429 circa che cita 283 reparti militari). La crescita della componente barbarica all'interno dell'esercito fu troppo rapida perchè si potesse conservare e tramandare l'arte della guerra romana; il basso impero aveva un assetto più simile ad un governo altomedievale e anche l'esercito che doveva garantirne la sopravvivenza aveva di romano solo il nome.