HASTAE ANTIQUAE (VIII-IV secolo a.C.)
Innumerevoli le tipologie di cuspidi (a foglia di lauro, a foglia bilobata, a foglia triangolare) di lancia (hasta da cui il nome hastati delle legioni manipolari dei secoli IV-II a.C.) utilizzate fin dai tempi arcaici dai soldati di Roma e da tutti i popoli Italici, sia per la guerra che per la caccia, tanto che le attribuzioni etniche e temporali sono pressoché impossibili, se non nel caso di reperti contestualizzati; anche in questo caso non bisogna comunque mai tralasciare la pratica del riutilizzo delle armi frutto di preda bellica. Anche le datazioni di punte di lancia sono estremamente difficili, in quanto particolari forme rimasero invariate per secoli.
In epoca arcaica le lance erano l'arma principale del guerriero arcaico e oplitico prima (VIII-IV secolo a.C.), e manipolare poi (utilizzata dai triarii) e veniva utilizzata non come sola arma da lancio ma soprattutto come arma da urto, da utilizzare dall'alto verso il basso (a colpire elmo e scudo avversario) o più raramente dal basso con asta orizzontale (a colpire scudo, gambe e petto del nemico) negli scontri con le fanterie nemiche.
La cuspide di bronzo o ferro (generalmente di lunghezza dai 20 ai 30 cm), veniva fissata al legno tramite dei chiodi e successivamente l'asta di legno veniva innestata bagnata in modo da gonfiarsi e bloccare la punta metallica; l'asta era a volte dotata di un puntale (calzuolo o spiculum, o anche in greco sauroter), atto ad essere utilizzato per piantare l'arma a terra o come ulteriore strumento di offesa. La lancia sopra descritta poteva avere una lunghezza variabile tra i 1,50 e 2 metri e poteva avere un'impugnatura formata da filo metallico e una sorta di "maniglia" di cuoio (amentum) per aumentarne la potenza in caso di (raro) lancio.
E' opinione comune che intorno al IV secolo a.C., con l'adozione del pilum da parte della fanteria pesante legionaria, le lance furono (gradualmente), principalmente in uso alle truppe ausiliarie.
Particolare di un affresco di Paestum, raffigurante un guerriero
nell'atto di colpire con la lancia. Databile al IV secolo a.C.
Cuspide (cuspis) di lancia italica databile dall'VIII al VI secolo a.C. con la
classica costolatura centrale; lunghezza cm 30,5.
(Collezione privata)
Punta di lancia dalla necropoli picena di S. Costanzo, risalente al VII secolo a.C.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona-IT
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Punte di lancia databile all'VIII secolo a.C.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona-IT
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Punta di lancia di bronzo da Cassino (FR) e databile al VIII-VI secolo a.C.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale "G. Carettoni" - Cassino-IT)
Punta di lancia di ferro, dalla necropoli picena di Numana; V secolo a.C.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale delle Marche - Ancona-IT
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Cuspidi di lancia e puntali.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - Chieti–IT
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)