COQUINA
Una breve ma significativa selezione di oggetti per il trasporto, la preparazione e il consumo dei pasti quotidiani. Questi oggetti, di uso comune sia in ambito militare che civile, avevano in alcuni casi (posate, ciotole, bicchieri) i loro corrispondenti costruiti in legno, purtroppo giunti fino a noi in percentuale infinitesimale.
Panoramica di oggetti legati al consumo di cibo: bottiglie per la conservazione di liquidi, casseruole, anfore per il trasposto di olio, vino e garum, stoviglie, un mortaio, un treppiede con pentola. Nella seconda foto, ganci per appendere grosse pentole, graticola, pentole, coltelli, spiedi e poggiaspiedi e una probabile paletta per le braci. Dal forte romano di Saalburg (Germania).
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Anfora e frammenti dal forte di Aliso (Haltern-Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Macina in pietra per granaglie, a rotazione manuale, databile al I-III secolo d.C.
Formata da due parti sovrapposte (quella superiore atta a girare, tramite perno centrale e maniglia, (mancante), misura cm 22 di altezza e cm 35 di diametro. Le tipologie più piccole di queste macine da trasporto, pare fossero assegnate una ogni contubernium, o comunque ad un numero ridotto di soldati.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Altra macina di pietra, con l'iscrizione della Legio X (Gemina), dal castrum di Vindobona
(Vienna-Austria). Databile al II-III secolo d.C.
(Cortesia Wien Museum Karlsplatz-Römische Ruinen Hoher Markt - Wien-A)
Macina dalla fortezza legionaria di Aliso - Haltern (Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Altra macina completa di entrambe le parti.
(Mostra "Ich Germanicus" - Cortesia Museum und Park Kalkriese - Bramsche-Kalkriese-D)
Parte superiore di macina in pietra, dalla fortezza legionaria di Aquincum (Budapest-Ungheria)
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)
Parte superiore di una macina che conserva la maniglia che serviva a
far ruotare la stessa metà superiore.
Da Katwijk, Olanda (Lugdunum Batavorum-Germania Inferior),
località base un forte militare.
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Mortai per la preparazione di salse; i mortai di questo genere presentavano una superficie molto ruvida, per meglio agevolare l'operazione di triturazione con l'aposito pestello. Dal forte romano di Saalburg (Germania).
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Altri mortai dalla fortezza legionaria di Aquincum (Budapest-Ungheria);
nella prima foto mortai con fondo ruvido.
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)
Treppiede di ferro, da posizionare sopra le braci, a cui andava appoggiata sopra la
pentola o casseruola. Dal forte romano di Trimontium (Newstead-Scozia).
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Altro esemplare di treppiede con gambe
ondeggianti, da Forum Hadriani (Voorburg-Olanda).
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Padella di bronzo con il manico reclinabile per facilitarne il trasporto e
particolare della cerniera; dalla fortezza legionaria
di Aquincum (Budapest-Ungheria).
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)
Altra padella con manico reclinabile; misura cm 74 con manico aperto.
(Cortesia Antiques.com)
Padella di ferro con manico pieghevole da Vechten (Olanda); misura cm 27x18.
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Casseruole di bronzo databili al I-III secolo d.C.. Spesso queste casseruole presentano tracce di stagno al loro interno e il fondo è conformato ad anelli concentrici. Misure da cm 26,5 a 31 e diametro da cm 14 a 18.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Casseruola con fondo a cerchi concentrici e punzone del fabbricante (ARINIANUS); databile al I-II secolo d.C., misura cm 12,5 di altezza e cm 35 di lunghezza.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Casseruole di bronzo dal forte romano di Saalburg (Germania).
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Casseruola di bronzo con coperchio parziale, decorato, atto a contenere il filtro per il vino.
Dal forte romano di Saalburg (Germania).
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Casseruola di bronzo parzialmente stagnata, che riporta sul fondo la scritta a puntinatura
> VNICI REBILI (Rebilus della Centuria di Unicus), e sul manico la scritta
a timbro C CAMMOI (Cannius, il nome del produttore, anche se la
doppia C pare essere un errore di timbratura).
Databile alla seconda metà del I secolo d.C., la casseruola misura di
diametro cm 16,8, lunghezza totale cm 31,1 e altezza bm 8,2.
(Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Casseruole in bronzo dal cui confronto si evince immediatamente la diversità di
altezza e dunque di tipologia.
(Mostra "Ich Germanicus" - Cortesia Museum und Park Kalkriese - Bramsche-Kalkriese-D)
Colino di bronzo conformato a casseruola. Dal forte romano di Saalburg (Germania).
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Casseruole e colini di bronzo; queste tipologie di colini andava inserita
nelle corrispondenti casseruole.
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Pentolino di bronzo, il cui utilizzo, secondo alcuni ricercatori, poteva
probabilmente essere, oltre ad un normale utilizzo culinario, anche il trasporto
delle braci durante gli spostamenti.
(Mostra "Ich Germanicus" - Cortesia Museum und Park Kalkriese - Bramsche-Kalkriese-D)
Altro pentolino di bronzo dalla fortezza legionaria di Aquincum (Budapest-Ungheria).
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)
Panoramica di posate: cucchiai da tavola, cucchiaini,
forchette (fuscinula), coltello da cucina.
Disegno restitutivo di coltelli rinvenuti nel campo legionario di Numantia (Soria-Spagna), e databili alla prima metà del II secolo a.C.
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D - https://web.rgzm.de)
Coltello (culter), dal forte romano di Vindolanda (Chesterholm-Inghilterra), riportante
il marchio QUINCUS, riferito al fabbricante. alcuni reperti di coltelli da cucina presentano un anello per la sospensione dello stesso.
(Cortesia Vindolanda Roman Army Museum - Chesterholm-GB)
Panoramica di coltelli di ferro da cucina; dal forte romano di Saalburg (Germania). I coltelli domestici o da cucina hanno generalmente forme diverse dai coltelli personali di vario utilizzo, anche se una certezza nella classificazione è spesso ardua e necessita le dovute cautele.
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Altri coltelli di ferro da cucina; dai forti romani di Haltern e Oberaden (Germania). Per molti esemplari di reperti di coltelli domestici, non erano previste le guancette del manico, in legno od osso; è probabile che alcuni di essi avessero comunque il manico ricoperto di strisce di cuoio. A fianco di questi reperti, delle pietre per l'affilatura.
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Coltelli domestici (anche se si nutrono forti dubbi sul secondo) da Augusta Vindelicorum (Augst-Germania), rinvenuti in contesto militare.
(Cortesia Römisches Museum Augsburg-D)
Coltello di ferro immanicato di bronzo da Aventicum (Avenches-Svizzera).
(Cortesia Musée Romain Avenches-CH)
Coltelli interpretati come strumenti da cucina, entrambi immanicati in osso: il primo a guancette e il secondo a codolo. Dal forte romano di Trimontium (Newstead-Scozia),
e databili tra l'80 e il 180 d.C.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Cucchiai in bronzo e in osso, dal forte romano di Vindonissa (Brugg-Svizzera).
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)
Due cucchiaini, in bronzo e argento, dal castrum di Vindobona (Vienna-Austria).
Databili al II-III secolo d.C. La parte appuntita del cucchiaino (cochlear) serviva per rompere le
uova o per estrarre le lumache dal guscio
(Cortesia Wien Museum Karlsplatz-Römische Ruinen Hoher Markt - Wien-A)
Coltello multiuso in argento, di cm 15x 8, con attrezzi da utilizzare a scopo alimentare: cucchiaio, forchetta, coltello di ferro, spuntone per estrarre le lumache, piccolo cucchiaino, forse
per l'estrazione del garum dalla bottiglia, stuzzicadente ricurvo.
Dal bacino del Mediterraneo, e databile al II-III secolo d.C.
(Corteia Fitzwilliam Museum - Cambridge-GB)
Manico di bronzo per padella, mestolo per il vino (simpulum), manici vari
probabilmente per brocche.
Dalla fortezza legionaria di Aliso (Haltern-Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Panoramica di stoviglie in ceramica rossa da mensa; questa tipologia di ceramica, conosciuta anche come "sigillata", per via dei numerosi esemplari dotati di disegni e decorazioni, soppiantò la ceramica a vernice nera, dalla metà del I secolo a.C. La colorazione rossa è dovuta a particolari accorgimenti operati sull'argilla in fase di decantazione e cottura.
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Esemplari e frammenti di ceramica rossa e, rara nel periodo imperiale, nera; le ceramiche verniciate, spesso presentano dei graffiti, con disegni o nomi.
Reperti dal forte romano di Vindolanda (Chesterholm-Inghilterra).
(Cortesia Vindolanda Roman Army Museum - Chesterholm-GB)
Altra panoramica dei reperti dalla fortezza legionaria di Aquincum (Budapest-Ungheria).
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)
Panoramica di contenitori di vetro per liquidi; dalla fortezza legionaria di
Aquincum (Budapest-Ungheria).
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)
La funzione delle borracce per il trasporto di acqua o posca (mistura di acqua e aceto) era principalmente assolta da contenitori in materiali organici, quali zucche svuotate e otri di pelle (vedi la sezione Sarcina) di cui purtroppo non ci sono giunte evidenze archeologiche. Rare erano le borracce di terracotta o metallo ma, in questo caso almeno, qualche raro reperto è giunto fino a noi.
Borraccia di terracotta, altezza cm 30,5, diametro cm 21, e databile al II-III secolo d.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Borraccia bombata, in terracotta, del tutto simile alla precedente;
misura cm 15,5 di altezza e cm 9,5 di spessore.
(Collezione privata)
Borraccia di terracotta, altezza cm 14. Da Berg en Dal - De Holdeurn, Olanda,
dove era presente una fornace per la produzione di terracotta.
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Barilotto/borraccia (oenophorum) di capacità di lt 0,75
dal Castrum Narmoutheos (Egitto), base della Cohors IV Numidarum.
Borraccia di ferro con parti decorative e sospensorie di bronzo, proveniente da Sion (Svizzera); presenta il fondo di bronzo, oltre al manico e una decorazioni con il busto di Mercurio;
(Cortesia Musée Cantonal d'Archéologie et d'Histoire - Lausanne-CH)
Borraccia di ferro da Chalon-sur-Saône (Francia), con fascia perimetrale e anelli di bronzo;
su una parete riporta una foglia, un tralcio di vite e un grappolo.
(Cortesia Musée Cantonal d'Archéologie et d'Histoire - Lausanne-CH)
Borraccia di ferro con fascia di bronzo; dal forte romano di
Trimontium (Newstead-Scozia), e databile tra l'80 e il 180 d.C.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Borraccia di ferro e bronzo (restaurata), di cm 13,5 di altezza.
Da Nijmegen (Olanda).
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Barile di legno dal campo militare di Oberaden (Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Secchio di legno dal forte romano di Trimontium (Newstead-Scozia).
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Piccola botte in legno di rovere che riporta il nome di IANVARIVS,
misura cm 34 di lunghezza e cm 17 di diametro.
Dal forte romano di Bar Hill, sul Vallo di Antonino (Inghilterra), e databile tra il 142 e il 180 d.C.
(Cortesia Hunterian Museum - University of Glasgow - Glasgow-GB)
Curiosa pentola alta in terracotta forse per la bollitura del latte.
Dal campo militare di Aliso (Haltern-Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Mestoli di legno dalla base legionaria di Vindonissa (Brugg-Svizzera).
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)