KOPIS (V-III secolo a.C.)
Altra temibile arma, di origine greca, era il kopis la cui caratteristica era la lama di ferro ricurva ad un solo taglio, atta all'uso fendente e non di punta. Altra tipicità era l'impugnatura, anch'essa ricurva, che presentava una protezione per la mano. Da più parti quest'arma viene definita machaira, dando vita a una certa confusione sui termini, ma essendo questo un termine generico greco per indicare una spada. Da quest'arma deriva anche la falcata iberica.
Particolare di cippo funerario in pietra con raffigurato un elmo Montefortino;
dietro all'elmo, la raffigurazione di quella che parrebbe essere una kopis (o machaira).
Il cippo è presubilmente databile al III secolo a.C., anche se la datazione ufficiale lo colloca
tra la seconda metà del I secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C.
(Cortesia Parco Archeologico di Carsulae - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria-IT.
Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)
Kopis, databile al V-III secolo a.C., lunghezza cm 36.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Reperto proveniente da Gualdo Tadino, necropoli di Malpasso,
ultimo quarto V- inizio IV secolo a.C.
(Cortesia Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia-Roma-IT.
Su concessione della Soprintendenza per Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale)
Falcata iberica di ferro databile al V-III secolo a.C., con impugnatura a testa di cavallo;
lunghezza centimetri 55,3.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)