LEGIONES SUPRA NUMMOS (Marcus Antonius)
Nella produzione numismatica romana inerente l'argomento militare, una particolare emissione datata al
32-31 a.C. riguarda quella che servì per la commemorazione e il soldo della flotta e delle legioni di Marco Antonio,
che si preparavano allo scontro finale con Ottaviano nella battaglia di Actium. Si stima che di queste
"emissioni legionarie", siano stati coniati tra i 25 e i 35 milioni di esemplari.
Questa serie di denarii in argento e aurei presenta sul davanti una galèra con rematori, albero maestro
reclinato a prua e la scritta ANT AUG - III VIR. R. P. C. (Antonivs Avgvr Tresviri Rei Publicae Constituendae);
al retro l'aquila legionaria ad ali spiegate tra due signa, la parola LEG e il numero della legione; da notare che al collo
dell'aquila è appesa una bulla. In alcuni casi al numero della legione è aggiunto anche il nome,
mentre esistono anche coniazioni dedicate ai pretoriani e agli spuculatori.
Probabilmente coniate a Patrae (Achaia) o in un'officina mobile al seguito delle truppe,
questa emissione conobbe regolare circolazione fino al II secolo d.C.
Di queste coniazioni esistono numerose varianti (anche se riferite al medesimo reparto); da considerare inoltre
che le monete con la numerazione sopra il XXIII potrebbe riguardare legioni inesistenti, allo scopo
di ingannare il nemico sulle effettive forze in campo.
Molte delle legioni a cui le monete vennero dedicate vennero sciolte o incorporate in altre legioni di Ottaviano.
Legio....
Moneta che, non riportando nessun numero, si presume fosse preparata
per aggiungervelo successivamente o, più probabilmente,
il frutto di un conio non terminato per mancanza di tempo.
Legio I.
Unica legione la cui numerazione è riportata in lettere, con la scritta PRI per PRIMAE.
Legio II.
Aureo e denario.
Legio III.
Legio IV e Legio IIII.
Non si esclude che possa trattarsi di due reparti diversi.
Legio V.
Legio VI.
Legio VII.
Legio VIII e Legio IIX.
Non si esclude che possa trattarsi di due reparti diversi;
alcuni studiosi ritengono l'esemplare coniato con IIX, riferito alla
Legio XII, per un errore di incisione del conio.
Legio IX e Legio VIIII.
Non si esclude che possa trattarsi di due reparti diversi.
Legio X.
Legio XI.
Legio XII.
Legio XII ANTIQUAE.
Legio XIII.
Legio XIV e Legio XIIII.
Non si esclude che possa trattarsi di due reparti diversi.
Legio XV
Legio XVI.
Legio XVII.
Legio XVII CLASSICAE.
Legio XVIII; esiste anche la versione con Legio XIIX.
Legio XVIII LYBICAE.
Legio XIX e Legio XVIIII.
Aureo e denario.
Non si esclude che possa trattarsi di due reparti diversi (Legio XIX e Legio XVIIII).
Legio XX.
Legio XXI.
Legio XXII.
Legio XXIII.
Legio XXV.
Legio XXXIII.
Chortivm Praetoriarvm.
Trattavasi di reparti (coorti pretorie) addette alla sicurezza dei pretori della repubblica.
Chortis Specvlatorvm.
Il retro delle monete dedicate agli speculatori (unità di ricognizione sia terrestri che navali)
non riporta l'aquila legionaria come le altre emissioni ma delle insegne
militari con rostri inghirlandati, probabilmente ad indicare una precedente vittoria navale.