DRACO
Insegna adottata dalle coorti e dalle ali di cavalleria durante il basso impero e portato dal draconianus; si trattava una testa di drago a cui veniva applicata una "manica a vento" che produceva un sibilo al suo sventolio.
Originariamente sviluppato dai popoli specializzati nelle truppe a cavallo delle steppe, come i Sarmati, Alani, ma anche dai Parti e dai Persiani sassanidi, Daci, potrebbe essere stato stidiato e utilizzato per indicare la direzione del vento agli arcieri a cavallo. Arriano (Tactica 35) lo descrive come una lunga manica, "realizzata cucendo insieme pezzi di materiale colorato". Questa manica pendeva inerte quando il cavaliere era a riposo, ma in movimento si estendeva e fischiava, grazie all'aria che entrava nella bocca metallica della testa.
Probabilmente il draco viene adottato dall'esercito romano nel II secolo d.C., utilizzato nei giochi addestrativi degli
hippica gymnasia, ma notizie più certe dalle fonti ci giungono sotto i regni di Gallieno (253-268 d.C.) e Aureliano (270-275 d.C.).
Esemplare di draco, di cui si conserva la testa, rinvenuto vicino al confine sud-occidentale del vicus poco fuori dal castrum di Niederbieber (Germania), databile al III secolo d.C.
La testa di drago con squame, cresta e bocca aperta con lunga dentatura, misura cm 30x12 ed è costruito in lega di rame e formato da due lastre in rilievo, quella superiore (che presenta ancora tracce di doratura) è attaccata a quella inferiore con 5 ribattini su ogni lato. Nella parte posteriore le due parti formano un bordo circolare, tenuto insieme da due ulteriori ribattini, dove era attaccato il manicotto di stoffa che produceva il sibilo causato dall'ingresso dell'aria dalla bocca.
(Staatliches Amt für Vor-und Frühgeschichte - Koblenz-D)
Rilievo lapideo raffigurante un anonimo draconianus a cavallo.
(Grosvenor Museum - Chester-GB. - Cortesia www.romanarmy.com)
Soldati romani, alcuni dei quali dotati di draco con manica sventolante, intorno all'imperatore Galerio,
sull'omonimo arco. Il monumento, situato a Salonicco (Grecia), è datato al 297 d.C.,
ed è stato eretto per commemorare il successo contro i Persiani.
Raffigurazione di un draco delle truppe dacie durante le campagne dell'imperatore Traiano.
Dai rilievi della Colonna Traiana.
(Cortesia Museo della Civiltà Romana - Roma)