HAGUENAU (I sec. a.C.-I sec. d.C.)
Così denominato dal reperto rinvenuto a Drusenheim e conservato nel museo di Haguenau (Francia), questa tipologia di elmo può essere considerato l'ultimo della lunga linea evolutiva degli elmi italici; sempre forgiato in un unico pezzo di bronzo fuso e battuto, l'elmo Haguenau si diffonde sul finire del I secolo a.C., in particolar modo nell'area centro europea e successivamente in Britannia, mentre la maggior diffusione si ha intorno alla metà del I secolo d.C. In questa tipologia il paranuca risulta sempre più esteso (caratteristica già presente in alcuni elmi Buggenum), sia inclinato che orizzontale, a supporto delle mutate tecniche di combattimento e a maggior protezione delle vertebre cervicali che, a causa delle nuova posizione rannicchiata assunta usualmente dai legionari, risultavano più vulnerabili. La novità più vistosa è in ogni caso il cercine paracolpi posizionato sulla parte anteriore della calotta, che proteggeva l'elmo dai colpi inferti dall'alto. In molti di questi elmi il bottone apicale (sia fuso con il coppo che più sovente applicato, ma a volte anche assente) risulta forato per il posizionamento del pennacchio (crista); altri elmi conservano piccoli tubicini (o tracce dell'attaccatura degli stessi) in prossimità delle paragnatidi, tubicini il cui scopo era l'inserimento di piume colorate.
Tipologia catalogata dal Robinson come Coolus D-E-F-G-H-I e Montefortino E.
Datato alla prima meta del I secolo d.C. (probabilmente periodo augusteo), questo esemplare riporta sul paranuca l'anello per l'aggancio della cinghia che si raccordava con le paragnatidi, le giunture chiodate per l'aggancio delle stesse, e sulla fronte il caratteristico archetto paracolpi. Su un lato vi sono residui della montatura per le piume. Il paranuca presenta un'inscrizione su due righe, presumibilmente sono i nomi di due differenti proprietari. Altezza 21 cm. Peso 1080 g.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Il reperto rinvenuto a Drusenheim (Francia); altezza cm 20, larghezza cm 32.
Sul paranuca le scritte di numerosi proprietari della Legio IV Macedonica:
MURRAE MARCI, C.FLORI. M.IVLI. CELERIS, LIIGIIII, RVFINI,
C.FLAVI A PER, FLORI. IVLI.
(Musée Historique de Haguenau-F)
Bell'esemplare in bronzo proveniente dal fiume Sava nei pressi di Sisak (Croazia). Misura cm 21,8 di lunghezza, cm 18,5 di larghezza e cm 19,5 di altezza, databile all'inizio del I secolo d.C. Il paranuca riporta la scritta identificante il proprietario,
Varro della centuria di Luccius ( > (centuria) LUCC(i) VARRONIS).
(Arheološki muzej u Zagrebu - Zagrebu-HR - Dal volume "Militaria Sisciensia"-Musei Archaeologici Zagrabiensis)
Esemplare mancante del cercine paracolpi frontale (di cui rimangono i fori di fissaggio), databile alla prima metà del I secolo d.C., rinvenuto nei pressi di Moers (Germania); altezza cm 19, larghezza cm 24, lunghezza cm 27.
(Rheinisches Landesmuseum Bonn - Bonn-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Databile tra il 50 e il 75 d.C., questo esemplare riporta i nomi di tre diversi proprietari, con la Ↄ
sempre ad indicare la centuria:
Ↄ CATVLI API C
Ↄ CATVLI L CORNELI
Ↄ PETRONII Q VALERI
Altezza cm 17, larghezza cm 39; rinvenuto nel fiume Waal nei pressi di Nijmegen (Olanda).
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Esemplare alto cm 19 e largo cm 24,3 che conserva un anello nella parte inferiore del paranuca; databile intorno al 50 d.C.
(Cortesia Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
(Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL. - Cortesia www.romancoins.info)
Quasi identico al precedente quest'elmo databile al 70 d.C.
Altezza cm 17,3, larghezza cm 23,4 e lunghezza cm 27,8.
(Cortesia Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
Molto simile ai precedenti, questo esemplare databile alla prima metà del I secolo d.C.;
altezza cm 19,2, lunghezza cm 29,3.
(Xanten Museum-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Elmo che sul paranuca riporta la scritta a puntinatura
> (centuria) I(?) IRVI IVNI SENCUDI. Dal fiume Reno presso Lobith (Olanda).
(Cortesia Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
Bell'esemplare databile al 50-70 d.C. che conserva le paragnatidi.
Sul paranuca le scritte a puntinatura
>·L·METTI (?)·TVARRONI > SX VETICIVLI > RVFI·PIITONI / TIVLI
Da Kesteren (Olanda).
(Cortesia Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
Esemplare rinvenuto presso il campo legionario di Aliso (Haltern am See-Germania),
località abbandonata dalle truppe romane a seguito dell'agguato della Selva di Teutoburgo nel 9 d.C.
E' dunque l'esemplare di questa tipologia più antico, conosciuto al momento.
Altezza cm 20, larghezza cm 21, lunghezza cm 28,2.
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Esemplare databile alla prima metà del I secolo d.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Elmo Haguenau classificato Montefortino E dal Robinson (fine I secolo a.C.-inizio I d.C.);
notare il residuo della saldatura del porta piume laterale, mentre sul lato opposto il tubicino portapiume è ancora presente.
(Landesmuseum Mainz-D. - Cortesia S. Mattesini)
Esemplare mancante del cercine paracolpi frontale (di cui rimangono i fori di fissaggio),
rinvenuto nei pressi di Northcott Hill (Gran Bretagna), e databile alla prima metà del I secolo d.C.
(British Museum - London-GB. - Cortesia www.romanarmy.com)
Esemplare che presenta la cannuccia laterale per posizionare le piume.
Rinvenuto nel Tamigi nei pressi di Walbrook (Londra-Gran Bretagna), e databile alla prima metà del I secolo d.C.; paragnatidi e apex non originali. Misure: altezza cm 13,5, larghezza cm 19,5 (paranuca cm 23,1), lunghezza cm 29,5.
Catalogato come Coolus E; l'elmo in questione è probabimente in oricalco e non di bronzo.
Paragnatidi non pertinenti. Sul paranuca compaiono le scritte:
J.M.VLVRI.-AVL- J.MAR--POSTVMVS I SER.RVFI J.MA.AVL.SAVPEI
interpretate come
-(proprietà) di Lucius Dulcius della centuria di Marcus Valerius Ursus.
-della centuria di Martialis, Lucius Postumus.
-(proprietà) di Rufus della centuria di Scribonius.
-(proprietà) di Aulus Saufeius della centuria di Martialis.
Il medesimo elmo di cui sopra, ripulito dagli elementi non pertinenti.
(British Museum - London-GB. - Cortesia www.romanarmy.com)
Bell'esemplare che conserva le paragnatidi e il porta piume laterale.
(Museum der Stadt Rüsselsheim-D)
Databile alla prima metà del I secolo d.C., riporta sul paranuca le scritte: (sopra, a puntinatura).
AMILISI.T(iberi).CALVENTI. SATRI.C(aius). CAILCIVS PR.
SATRI.P(ubli).MESSI..IATISTI.NAEVI
(sotto, a puntinatura). MILES CO(ho)RT(is) VII T(iberi) CALVATI (sotto, a graffito) MILIS AN..TIA (?)
Altezza dell'elmo cm 19, larghezza cm 20,2, lunghezza cm 25,5. Rinvenuto nei pressi di Kleve (Germania).
(Rheinisches Landesmuseum Bonn - Bonn-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Esemplare mancante del cercine paracolpi frontale (di cui rimangono i fori di fissaggio),
che sul paranuca riporta tre scritte a puntinatura: Ↄ SEX (ti) DVLLI - T(iti) VETTI P(?)IIONI>
con il riferimento iniziale ad una centuria.
Rinvenuto nel fiume Waal a Nijmegen (Olanda), misura un'altezza di cm 18, larghezza cm 21,5,
lunghezza cm 25,5, e databile all'1-50 d.C.
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Elmo rinvenuto sulla spiaggia di Texel (Olanda), databile alla prima metà del I secolo d.C.; misura cm 19,3 di altezza, larghezza cm 23,3, lunghezza cm 26,9, con tracce di saldatura sul retro del coppo. Sul paranuca la scritta a puntinatura VI.HIR.#.FIRON.PI
L'inizio indica probabilmente una nave da guerra (VI =sesta HIR=hirundo: rondine), mentre il segno indicato # potrebbe venir letto nel reperto come una doppia ancora; FIRON.PI potrebbe essere il nome di un marinaio. Secondo alcuni studiosi, questa ipotetica nave, su cui era imbarcato il marinaio proprietario dell'elmo, potrebbe aver fatto parte della flotta organizzata da Germanico per la campagna in Germania del 16 d.C., e che ebbe un incidente sulla via del ritorno, come ci informa Tacito (Ann. II, 23.24.).
(Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL. - Cortesia www.romanarmy.com)
Esemplare databile alla fine del I secolo a.C-inizio I secolo d.C.
(Cortesia www.romanarmy.com)
Esemplare databile al 10-43 d.C., rinvenuto a Xanten (Germania), che riporta sul paranuca la scritta
LEG – XXI. P.P.L.CVN VTIC[ani(?)] INI interpretabile come "(elmo di) .... inus della centuria del primipilo L.. . cu(n)dus, Uticiani, della Legio XXI"
Altezza cm 18,9, larghezza cm 20,4, lunghezza cm 29,6.
(Xanten Museum-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Esemplare mancante del cercine paracolpi frontale (di cui rimangono i fori di fissaggio e una traccia ben marcata), rinvenuto a Xanten (Germania), e databile alla prima metà del I secolo d.C.;
altezza cm 18,4.
(Xanten Museum-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Esemplare databile alla prima metà del I secolo d.C.; restaurato e con le paragnatidi aggiunte
a scopo didattico (catalogazione del Robinson Coolus E).
(Xanten Museum-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Databile alla metà o al terzo quarto del I secolo d.C., questo esemplare può considerarsi un ibrido tra il modello Haguenau e il successivo modello Weisenau, data l'ampiezza del paranuca di quest'ultimo modello, ma ancora privo delle aperture per le orecchie.
Altezza cm 18, larghezza cm 30,9, lunghezza cm 31; catalogato dal Robinson Coolus I.
(Rheinisches Landesmuseum Bonn - Bonn-D. - Cortesia www.romancoins.info)
(Cortesia Rheinisches Landesmuseum Bonn - Bonn-D)
Dal Danubio nei pressi di Burlafingen (Germania), questo esemplare che si configura come il precedente come un modello di transizione; sul paranuca riporta incisi i nomi di Publius Aurelius e Marcus Munatius e della Legio XVI Gallica.
Altezza cm 18,3 e databile al 40 d.C.
(Archäologische Staatssammlung München - München-D)
(Archäologische Staatssammlung München - München-D - Cortesia www.romancoins.info)
Esemplare proveniente da Schaan (Liechtenstein) e che riporta la scritta
Numerius Popnius, della centuria di Lucius Turetidius, della III Coorte.
(Vorarlberger Landesmuseum Bregenz-L. - Cortesia Andreas Praefcke)
Due bottoni apicali in bronzo provenienti da Kalkriese (Germania).
Quello a sinistra, alto cm 2,6 presenta il taglio per apporre il pennacchio (crista);
quello a destra, alto cm 3,1 è liscio.
(Cortesia www.varusforschung.de)
Bottone apicale in bronzo di un elmo del tipo Haguenau, alto cm 3,2, in cui è ben visibile il taglio dove apporre il pennacchio; talvolta al posto del taglio era presente un foro, mentre molto più spesso il bottone era liscio.
Il bottone era saldato all'elmo, e non fuso insieme alla calotta.
(Cortesia www.rom-museum.de)
Bottone apicale in bronzo con incisione e foro.
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)