DONA - IMAGINIS
Al pari di molti altri aspetti della vita antica, anche nel caso delle decorazioni militari dobbiamo affidarci alle steli funebri ed ai rilievi lapidei e fittili per conoscere alcune particolarità e aspetti di oggetti i cui reperti sono giunti fino a noi solo in pochi e rari esemplari.
Numerosi gli esempi tramandatici dai rilievi, di cui riportiamo alcuni significativi esempi.
In questa lastra di marmo, tra una corazza e uno scudo con lance, è chiaramente rappresentato un
pettorale con phalerae, una testa di divinità a tre corna e altre decorazioni non individuabili (I secolo a.C.).
(Cortesia Museo Lapidario Estense-Modena-IT. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Pettorale con dodici phalerae con al centro una divinità alata (Vittoria?).
Notare il particolare della fibbia per unire e agganciare le cinghie di supporto delle decorazioni.
(Cortesia Musei Civici di Reggio Emilia-IT)
Parte di una stele riportante una corona civica, due torques e una armilla.
(Römisch Germanisches Museum Köln - Köln-D)
Stele funebre di C. Allius Oriens di Tortona, centurione della Legio XIII Gemina
(C(aius) Allius C(ai) f(ilius) / Pom(ptina) Oriens / domo Dert(ona) / |(centurio) leg(ionis) XIII gem(inae).
La stele riporta le decorazioni del defunto: tre coronae aureae, due torques, due armillae e nove phalerae.
(Vindonissa Museum - Brugg-CH. Dal volume "La Suisse Gallo-Romaine"-Editions Payot Lausanne)
Iscrizione funeraria della famiglia Voconia, riproducente una panoplia di phalerae,
due torques a torciglione e due armillae a forma di serpente.
(Museo Nacional de Arte Romano - Mérida-E. - Dal volume "Hispania Romana"-Casa Editrice Electa)
Frammento di stele (copia) riportante quattro torques, quattro armillae e nove phalerae; sopra i torques
sono individuabili i nastri di due corone, presenti in origine. Dalla Dalmazia, prima età imperiale.
(Cortesia Museo della Civiltà Romana - Roma-IT)
Stele funebre di Lucius Mummius, miles della Legio VII; la stele è precedente al 42 d.C.,
anno in cui la Legio VII venne insignita del titolo Claudia Pia Fidelis.
Sulla stele si contano nove phalerae attaccate alla struttura di cuoio,
a cui si aggiungono, ai lati, due armillae e due torques.
Da Tilurium (Dalmatia).
(Cortesia www.academia.edu)
Stele di Quintus Cornelius, soldato della Legio XVI, dove sono raffigurate le sue decorazioni militari.
(Cortesia www.romanarmy.com)
Particolare della stele funebre di Marcus Petronius Classicus Marrucinus, centurione
della Legio VIII Augusta:
M(ARCUS) PETRONIUS / M(ARCI) F(ILIUS) ARN(IENSIS) CLASSI/CUS MARRUCINUS / (CENTURIO) LEG(IONIS) VIII AUG(USTAE) / HIC EST CREMATUS / OSSA RELATA DOMI / P(UBLIUS) FRATER ET CON/LEGA POSUI(T)
da Poetovio - Pannonia Superior (Ptuj-Slovenia).
In fondo alla stele sono presenti, frammentate, phalerae e torques.
(Pokrajinski Muzej Ptuj Ormož - Ptuj-SLO)
Particolare della stele funebre di Tiberius Claudius Maximus, veterano di cavalleria, divenuto famoso per aver portato all'imperatore Traiano la testa mozzata di Decebalo, re dei Daci, durante la seconda guerra dacica (106 d.C.; episodio illustrato sulla colonna Traiana); sulla sua stele due torquis e due armille serpenteggianti.
(Archaiologikó Mouseío Drámas – Drámas-GR)
Frammento di rilievo lapideo che, nonostante la lacunosità del reperto, consente l'individuazione di due phalerae,
riproducenti una medusa e una protome taurina, e parte delle cinghie che scendevano verticali dall'intelaiatura
orizzontale atta a portare le phalerae; al di sopra della phalera superiore con la medusa, un frammento
raffigurante una corona formata da fronde di alloro, interpretabile come una corona aurea.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Stele funebre di Gnaeus Musius, aquilifero della Legio XIV Gemina; sul petto torques e phalerae.
(Landesmuseum - Mainz-D. - Cortesia www.romanarmy.com)
Stele funebre di Quintus Sertorius Festus, di Verona, centurione della Legio XI Claudia Pia Fidelis.
Sulla testa del soldato una corona (civica o aurea);
sulla lorica squamata, ben visibili i torques (sulle spalle) e le phalerae sostenute dalle usuali cinghie.
(Civico Museo Lapidario Maffeiano - Verona-IT. - Cortesia www.romanarmy.com)
Ara sepolcrale di Quintus Sulpicius Celsus, prefetto del genio militare e della Cohors VII Lusitanorum:
nella prima immagine, sopra ad una corazza, compaiono un torque ed una corona turrita.
Nella seconda immagine, un bell'esempio di come potevano essere decorati i vessilli: sotto all'aquila
si riconoscono una corona turrita ed una phalera con volto. Seconda metà del I secolo d.C.
(Cortesia Musei Capitolini-Roma-IT)
Frammento lapideo con corona turrita.
(Foto©Governatorato SCV – Direzione dei Musei. Tutti i diritti riservati)
Altro esempio di stendardi riportanti dona militari: si riconoscono una corona muralis, tre coronae, phalerae,
e altri elementi non appartenenti alla categoria dei dona (lune crescenti, rostro di nave e frange).
(Cortesia Chiesa di San Marcello in Corso - Roma-IT)
Rilievo lapideo raffigurante un elmo con corona (civica?); da una trabeazione, forse funebre.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Rilievo lapideo raffigurante un soldato con elmo decorato: ai lati del coppo
delle lunghe piume e sulla sommità una sorta di piccolo tondo (coroncina vegetale?).
Questo tipo di decorazione richiama molto i "cerchietti" tanto rappresentati, in modo schematico,
sopra gli elmi raffigurati sulla Colonna Traiana:
forse una sorta di premio per aver partecipato ad un trionfo o ad una vittoria.
Completa la decorazione dell'elmo una corona d'alloro, forse una corona civica.
(Cortesia Museo delle Antichità - Torino-IT)
Stele funebre di Publio Elio Pontico, pretoriano della V Cohorte, con in mano un'armilla.
(Cortesia Museo Archeologico di Padova - Padova-IT)
Rilievo dedicato a un pretoriano forse di Firmum Picenum (Fermo - FM), e morto a Dianium (Dion-Grecia);
vi compaiono sia le armi che numerosi dona militari.
(Museo Archeologico di Dion - Dion-GR)