CALCIDICO-ATTICO (VI-IV sec. a.C.)
Tipologia di elmo di bronzo che fa la sua apparizione nel VI secolo a.C. (il nome deriva dalla città greca di Chalcis), quale naturale evoluzione degli elmi di tipo corinzio e apulo-corinzio; questi ultimi, per la loro morfologia a coprire le orecchie, rendevano difficoltoso l'ascolto degli ordini sul campo di battaglia (esigenza non sentita in una formazione di tipo oplitico ma fondamentale nell'evolversi delle metodologie di combattimento delle armate romane), e dunque rendendo necessaria l'apertura di spazi per le orecchie. Altra differenza con l'elmo corinzio, è la riduzione della dimensione delle paragnatidi (di varia forma) che in alcuni casi divengono mobili, e la progressiva scomparsa del paranaso (da alcuni studiosi l'elmo calcidico senza paranaso è definito attico).
Moneta raffigurante un elmo "calcidico-attico", emessa dal
Regno di Macedonia nel 305-298 a.C.
Testa di un guerriero etrusco in terracotta (altezza cm 20,3), indossante un elmo "calcidico-attico".
Il reperto è databile al V secolo a.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Testa di guerriero in terracotta colorata, con elmo "calcidico-attico";
da Albano Laziale, V secolo a,C,
(Cortesia Musei Civici di Albano - Albano Laziale-IT)
Testa in marmo di soldato romano con elmo di tipo calcidico-attico.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Esemplare databile al V secolo a.C. che presenta una costolatura ad andamento quasi longitudinale, raccordata sulla fronte con curvature verso l'apice, che prosegue sulla sommità dell'elmo. Sopracciglia a sbalzo, ampi paraguance, apertura per le orecchie e coprinuca accennato; sulla sommità il supporto per cresta o piume.
Il foro sulla paragnatide sinistra è forse dovuto al posizionamento dell'elmo su un muro tramite chiodi, probabilmente offerta votiva in un santuario. Altezza cm 19,5, peso gr. 638.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Elmo caldidico-attico databile al V-IV secolo a.C. che presenta la carenatura longitudinale raccordata sulla fronte che prosegue sulla parte superiore, fori per l'attacco delle piume e la fronte con sopracciglia a rilievo riccamente decorate a cesello con palmette, teste di serpente, ricci di capelli e ornamenti floreali. La guancia destra ha un foro, probabile offerta votiva dell'elmo in un santuario. Altezza cm 23, peso gr. 828.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Esemplare caldidico-attico del V-IV secolo a.C. Come gli esemplari precedenti, si nota l'analoga costolatura longitudinale e sulla sommità dell'elmo. Sulla fronte e sulla nuca due anelli, mentre sulla sommità sono posizionati tramite rivetti, due elementi a spirale per l'inserimento delle piume. Ai lati, sopra le aperture per le orecchie, due elementi a forma di ali stilizzate, simili per forma alle paragnatidi; le stesse, in questo caso sono mobili e non costruite insieme all'elmo Altezza totale cm 27,8, peso gr. 1157.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Esemplare con ampie paragnatidi, che conserva integro il supporto a forcella per la cresta e tracce di argentatura sulle linee di contorno; databile al VI-V secolo a.C., altezza cm 24.
(Cortesia Royal-Athena Galleries - New York-U.S.A.)
Esemplare "attico" con decorazioni in argento applicate; decorato a sbalzo con scene animali sulla
fronte e scene di combattimento sulle paragnatidi. Dalla necropoli San Raffaele di Todi (RM)
e di probabile produzione vulcente, è databile alla fine del V secolo a.C.
(Cortesia Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia-Roma-IT. Su concessione
della Soprintendenza per Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale)
Elmo caldidico-attico (definito anche calcidico-italico) databile al V-IV secolo a.C.
La costolatura longitudinale dei modelli precedenti è quasi scomparsa se si esclude un breve accenno nella parte posteriore, mentre è presente quella frontale. Sulla cima, una piastra rivettata con un anello e resti del porta piume; paragnatidi mobili.
Altezza cm 23, peso gr. 731.
L'elmo faceva parte di un gruppo di oggetti comprendente anche una corazza muscolare di
tipologia sannita, schinieri e cinturone.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Esemplare molto simile al precedente ma con la costolatura orizzontale,
e anch'esso rinvenuto con la panoplia completa; databile
al IV secolo a.C.; sui lati dell'elmo delle decorazioni di bronzo a riccioli,
applicate, motivo che viene ripreso anche sulla piastra della corazza.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Esemplare con paragnatidi mobili e ampio porta piume. Databile al V-IV secolo a.C.,
altezza cm 17,5.
(Cortesia Royal-Athena Galleries - New York-U.S.A.)
Due esemplari che presentano le volute a spirale tempiali tipiche degli elmi beotici;
il primo databile al V-IV secolo a.C., alto cm 22,
(Cortesia Royal-Athena Galleries - New York-U.S.A.)
il secondo databile al V-IV secolo a.C., alto cm 27,6.
(Cortesia Royal-Athena Galleries - New York-U.S.A.)