EQUORUM INSTRUMENTA
A differenza dei semplici ornamenti decorativi, altri elementi delle bardature e dell’equipaggiamento del cavallo, benché riccamente decorati, erano strumenti volti ad agevolare il governo dell’animale ed anche la sua protezione.
Particolare della stele funebre appartenente ad un cavaliere dell’Ala I Thracum dove sono chiaramente visibili le phalerae che accompagnavano i finimenti.
Corazza per la fronte del cavallo, in bronzo, riporta la figura di un’aquila, un fulmine e
il ritratto dell’imperatore Gallieno (260-268 d.C.).
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Magnifico reperto di corazza per il muso del cavallo: al centro la figura di Ercole e sopra e sotto rispettivamente un’aquila e un leone; sopra la figura di Ercole, la scritta ELI-VIRILIS. Ai lati della corazza centrale, incernierate ad essa, le protezioni laterali con busti di Minerva e Virtù e le protezioni per gli occhi; sotto una di queste la scritta PROVINCIALIS.
(Prähistorische Staatssammlung München - München-D. - Dal volume “Römer-Zwische Alpen und Nordmeer”-Verlag Philipp Von Zabern)
Protezione di muso del cavallo, in cuoio, decorata, con alloggiamenti tondi per le “ceste” protettive degli occhi. Di seguito la riproduzione nella sua interezza.
Dal forte romano di Vindolanda (Gran Bretagna).
(Cortesia Vindolanda Roman Army Museum - Chesterholm-GB)
Ceste protettive in bronzo per gli occhi del cavallo (I-II secolo d.C).
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
(Landesmuseum - Mainz-D. - Cortesia Silvano Mattesini)
Cesta protettiva databile al II-III secolo d.C.; dimensioni esterne cm 14 x 11.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Cesta protettiva da Leiden, Olanda.
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Armatura di bronzo che probabilmente andava posizionata a fianco della testa del cavallo; sul bordo è presente l'iscrizione LXV ad indicare la Legio XV Primigenia. Dal campo militare sul pianoro dell'Hunnerberg-Nijmegen (Olanda) -dove era posizionato il castrum legionario di Noviomagus Batavorum. Databile al 70-80 d.C., misura cm 32,3.
(Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
Elementi del morso (frenum) e delle redini, dalla fortezza di Saalburg, sede di una
cohors equitata, seguiti da un disegno esplicativo della sistemazione del morso.
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Morso in ferro databile al I secolo a.C.-I secolo d.C.; lunghezza cm 21.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Morso dall'altopiano di Kops-Nijmegen, Olanda.
(Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
Morso e filetto da cavallo, in alcuni casi accompagnato da una sorta di museruola (psalion) che impediva che sfuggisse il morso dalla bocca dell'animale.
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Statuetta frammentata raffigurante un cavallo bardato con testiera.
(Cortesia Museo Civico Archeologico Bologna-IT)
Esempi di "testiera" (capistrum), da posizionare sul muso del cavallo per il suo controllo,
(Cortesia Römerstadt Augusta Raurica - Augst-CH)
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Reperti da Vindonissa (Brugg-Svizzera).
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)
Reperti da Noviomagus Batavodurum (Nijmegen-Olanda).
(Cortesia www.romancoins.info)
Da Mogontiacum (Mainz - Germania)
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Da Augusta Vindelicorum (Augsburg - Germania)
(Cortesia Römisches Museum Augsburg-D)
Reperto databile al I-II secolo d.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Esemplare integro (lunghezza cm 19,5) e frammento, databili al I-II secolo d.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
Testiera da Haltern (Aliso), Germania, base abbandonata nel 9 d.C.
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Morso ad anelli snodato; da Emona (Ljubljana-Slovenia) e databile al I-II secolo d.C.
(Cortesia Mestni Muzej Ljubljana-SLO)
Phalerae-divisori di cinghie, prima metà del I secolo, bronzo con tracce d’argento, diametro 6,3 cm, provenienza Colchester (Inghilterra). La seconda, proveniente dai Balcani, ha un diametro di cm 6,2.
(Cortesia www.rom-museum.de)
Separatore delle cinghie (notare i ganci spezzati sul retro) con testa di leone.
(Collezione privata)
Separatore delle cinghie di bronzo con ricca lavorazione in argento.
(Cortesia Römerstadt Augusta Raurica - Augst-CH)
Separatori per le cinghie di bronzo.
(Cortesia Museum der Stadt - Worms-D)
Divisorio a cui sono fissati quattro elemeti di bronzo, dove si agganciavano le cinghie di cuoio. Da Kops-Nijmegen (Olanda) dove era posizionato il campo militare. Lunghezza cm 6,5.
(Museum Het Valkhof - Nijmegen-NL)
Altre tipologie di dischi decorativi in bronzo per finimenti della cavalleria; l’esemplare di sinistra nella prima foto misura cm 3,8.
(Cortesia www.rom-museum.de)
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Borchia per finimenti, a cui è appeso un pendente a forma di ferro di cavallo; proveniente da Budapest (Romania), altezza cm 17,3.
(Aquincum Muzeum - Budapest-RO. Dal volume “Traiano-Ai confini dell’Impero”-Casa Editrice Electa)
Separatore delle cinghie con aquila centrale.
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Placca decorata per raccordo delle cinghie, databile al I-III secolo d.C.; altezza cm 15.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Magnifica fibbia di bronzo (cm 11 x 11,5) rinvenuta a Hontheim (Germania) per le cinghie; presenta l’ardiglione a lancia e i lati riproducenti due delfini e altri due piccoli pesci, affiancanti la testa di Oceano. Databile al II secolo d.C.
(Rheinisches Landesmuseum - Bonn-D. Dal volume “Traiano-Ai confini dell’Impero”-Casa Editrice Electa)
Tra i numerosi elementi che contribuivano a completare la bardatura di un cavallo, vi erano dei fermagli che servivano per l’unione delle fibbie di cuoio con il separatore delle fibbie. Qui rappresentato un esemplare della lunghezza di cm 6,5 con un disegno comparativo del reperto di Windisch (Svizzera).
(Cortesia www.rom-museum.de)
Dischi di bronzo per le cinghie; lunghezza del reperto cm 18;
databile al I-II secolo d.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Una particolare tipologia di cavalleria (a volte alleata delle truppe romane, e volte contrapposta), era costituita dalla cavalleria catafratta (catafractaria) i cui componenti e i loro cavalli, si distinguevano per la pesante lorica a squame.
Cavalieri Sarmati Roxoliani combattono contro la cavalleria romana.
Dai rilievi della Colonna Traiana.
(Cortesia Museo della Civiltà Romana - Roma)
Squame di ferro pertinenti all'armatura di un cavallo di cavalleria catafratta.
Dalla cittadina di Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)