PECTORALIS (VIII-II sec. a.C.)
In epoca arcaica la protezione del petto e del dorso dei soldati italici consisteva in una semplice piastra (pectorale, spongia pectoris; greco kardiophylax), che poteva essere tonda o quadrata, liscia o con decorazioni (figurate o a puntinatura), sostenuta da cinghie, e che copriva la parte del cuore o anche una piccola parte del dorso con un'analoga piastra posta sulla schiena (la prima apparizione in area etrusco-laziale e nell’Italia centrale, pare datarsi tra il 760 e il 720 a.C.) . Altre protezioni più ampie a disposizione dei guerrieri più facoltosi proteggevano quasi tutto il petto.
Una protezione più ampia consisteva in un tipo di placca comunemente conosciuta come "trilobata", formata dal disegno di tre dischi posti a triangolo, e che aveva una corrispondenza dorsale. Tutte queste protezioni non erano standardizzate come sarebbe avvenuto nei secoli futuri, ma erano lasciate al gusto personale, alle disponibilità economiche, e a quanto veniva requisito come preda bellica, dovendosi dunque prendere in considerazione negli studi sull'armamento romano di epoca arcaica, anche quanto utilizzato da tutti gli altri popoli Italici.
Polibio (Historiae, VI, 23, 14: χάλκωμα σπιθαμιαῖον πάντῃ πάντως) ci informa che i soldati romani utilizzavano una semplice piastra (tonda) larga un palmo (cm 22).
Il cosiddetto "guerriero di Capestrano" (Chieti presso il Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo), statua di combattente piceno databile al VI secolo a.C. dove è ben rappresentato un sistema di cinghie per indossare i pectoralis.
(Cortesia G. Lattanzi-www.inabruzzo.it)
Lastra fittile databile agli inizi del V secolo a.C., raffigurante un guerriero etrusco con piastra pettorale tonda sostenuta da corregge passanti sulle spalle e sotto le ascelle.
Proveniente da Ceri-Cerveteri (RM)
Doppia piastra, pettorale e dorsale, di bronzo con sostegni in ferro; le piastre sono decorate con animali fantastici; produzione sannita databile al VI-V secolo a.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Doppia piastra con disegno praticamente simile al reperto precedente.
Dalla necropoli di Aufidena-Alfedena (AQ), VI-V secolo a.C.
(Cortesia Museo Civico Aufidenate "De Nino" - Alfedena-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Piastra trilobata sannita databile al IV secolo a.C., con decorazioni al centro tra i lobi.
Altezza del reperto cm 24,5, larghezza cm 26,2, peso gr 412.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Doppia piastra trilobata, pettorale e dorsale, di bronzo. Produzione sannita databile al IV secolo a.C.;
altezza di entrambi i reperti cm 27,5. Notare i fori lungo tutto il perimetro per la cucitura dell'imbottitura.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Doppia piastra trilobata, completata da uno spallaccio e una piastra laterali, superstiti.
Dalla necropoli di Aufidena-Alfedena (AQ), V secolo a.C.
Veduta d'insieme.
Particolare dello spallaccio.
Piastra laterale.
(Cortesia Museo Civico Aufidenate "De Nino" - Alfedena-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Pettorale trilobato che conserva gli elementi di sostegno sulle spalle, ancora agganciati alla corazza.
(Collezione privata)
Corazza trilobata (pettorale e dorsale) di bronzo con decorazioni e agganci a fronde di palma,
accompagnata dagli spallacci, anch'essi decorati; databile al IV secolo a.C.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Corazza proveniente da Spoltore (PE) e databile al IV secolo a.C.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - Chieti–IT
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Parti anteriore e posteriore di una piastra trilobata con agganciabili le piastre di protezione laterali,
accompagnata da elmo (caldidico-attico o anche calcidico-italico) e schinieri.
L'insieme dei reperti, databile al IV secolo a.C., ben rappresenta la panoplia di un guerriero italico dell'epoca.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Magnifico reperto di pettorale in bronzo dorato, databile al III secolo a.C.
Il reperto, le cui due parti con raffigurazione di Minerva sono praticamente identiche, proviene dal porto tunisino di Ksour es Saf (ora al Museo del Bardo di Tunisi) ed è da riconoscersi come armatura di un militare a seguito dell'esercito romano durante le guerre puniche; esempi simili sono noti come prodotti nell'Italia meridionale. Altezza del reperto cm 42.
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Praticamente identica alle precedente -se non per la mancanza della doratura-
questa armatura da Ruvo di Puglia (BA), conservata presso il
Museo Archeologico di Napoli, e datata alla fine del IV secolo a.C.
Placche rotonde frammentate, di bronzo, rinvenute
a Numantia (Spagna), campo legionario nel 134-133 a.C.
Il primo reperto misura cm 17,50.
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D - foto René Müller)
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D - foto René Müller)