GUISBOROUGH-HEDDERNHEIM (I-III sec. d.C.)
In questo capitolo abbiamo voluto raggruppare tutta una serie di elmi, variamente catalogati e denominati in base al luogo di rinvenimento e che, in base alla loro tipologia, sono dei pezzi unici nel senso più ampio del termine. L’unica cosa in comune, fondamentalmente, sta nel fatto che la calotta, nella parte superiore e/o frontale non parte, strutturalmente, da un elemento semisferico (dove poi potevano essere applicati vari elementi), ma bensì con elementi decorativi già parte della calotta stessa, e, in altri casi, con la parte frontale della calotta, del tutto assente; a molti di questi esemplari andavano unite le maschere metalliche rinvenute in grande quantità in tutto il mondo romano.
Trattasi di elmi inadatti all’uso durante il contatto diretto con il nemico, e dunque da parata o ad uso di alti gradi militari che rimanevano nelle retrovie, o ancora per esercizi ginnici e sportivi (hippica gymnasia). La maggior parte degli studiosi li considera elmi da cavalleria.
Possiamo grossomodo suddividere questi elmi tra quelli dotati di un’alta fascia frontale (una sorta di diadema perpendicolare in alcuni casi con sagomatura superiore, a copertura della parte anteriore dell’elmo), detti Guisborough, e quelli il cui coppo non arriva a coprire la fronte (fronte coperta, insieme al volto, da paragnatidi decorative -e non funzionali- e maschere) detti Heddernheim-Pfronthofen.
Stele funebre di ignoto soldato di cavalleria, con elmo dotato di fascia frontale.
(Römisch-Germanisches Museum – Köln-D)
Particolari dal sarcofago denominato Grande Ludovisi, databile alla metà del III secolo d.C.,
dove sono raffigurati alcuni elmi che possono ascriversi alla tipologia in oggetto.
(Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps - Roma-IT)
Particolari del grandioso "Sarcofago di Portonaccio": raffigurazioni di soldati di cavalleria con elmi decorati da arieti, leoni e squame. All'apice, sono presenti le piccole decorazioni vegetali a cerchio. Databile al 180 d.C. circa.
Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo - Roma-IT)
Magnifico elmo di bronzo, probabilmente da parata, da Theilenhofen (Germania); databile alla seconda metà del II secolo d.C.; altezza cm 39. Forse l’esemplare che meglio interpreta la potenza delle armi di Roma, con la rappresentazione di Marte, aquile, leoni, vittorie, stendardi e allori.
A puntinatura le scritte che individuano vari proprietari:
PATERCLIANA ATTONIS (Attonis della turma Patercliana)
ATAVLVANI FL(avi) FLAVIANI (Flavius Flavianus della turma di Atauluanus)
IVLIA ALIQUAN, ALIQVANDI COHOR(tis) III BRACARAV NONI
(turma Iulia e turma di Nonus della III coorte Bracara Augustanorum di Aliquandus).
Classificato da alcuni autori come elmo Guisborough-Theilenhofen.
(Cortesia Germanisches Nationalmuseum Nürnberg-D)
Elmo databile al III secolo d.C. sulla cui banda frontale sono state incise rappresentazioni di edicole ospitanti la Vittoria, Marte e Minerva, e dei cavalieri; la fascia è decorata nella parte superiore da serpenti. Altezza del reperto cm 24. Da Guisborough (Inghilterra).
(© The Trustees of The British Museum)
Frammento di elmo di possibile catalogazione Guisborough, databile al II-II secolo d.C. in ottone stagnato, che presenta tre archi con colonne con la figura di Marte e due aquile con alloro nel becco. Altezza cm 8,9, larghezza cm 11,2.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Elmo in ottone da Worthing (Norfolk-Inghilterra) databile al 250-300 d.C.
Oltre alla fascia frontale già incontrata nei precedenti reperti, presenta un cimiero con testa d’aquila, mentre il resto del coppo è decorato con mostri marini.
(Cortesia Norwich Castle Museum & Art Gallery – Norwich-GB)
Parte posteriore-superiore di elmo da cavalleria genericamente denominato Pfrondorf - Pfronthofen, databile tra la metà del II secolo e l’inizio del III secolo d.C. Il coppo è lavorato in ottone martellato e poi stagnato. Il bordo frontale presenta tre fori, due dei quali conservano i rivetti, per l’applicazione di una maschera. Il cimiero metallico a piume, termina con una pròtome femminile (Minerva?). Ai lati due cimieri più piccoli, che terminano con pròtomi leonine, e sotto di essi, un ornamento a piume terminante a voluta. Lo spazio fra i cimieri presenta trofei di scudi ed uno stendardo, mentre la parte inferiore dell’elmo è sbalzata a motivo di lunghi riccioli di capelli. Altezza cm 25,3, peso g 520.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Elmo in ottone stagnato conformato a corpo d’aquila e terminante coppia di teste d’aquila, (removibili, di cui una riprodotta); sul davanti si trova un bordo con resti di saldature di ottone per attaccare la parte anteriore, probabilmente una maschera.
Altezza cm 32,4 cm, peso gr 1025, databile al II-III secolo d.C.; probabilmente proveniente dalla Germania del sud.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)
Elmo databile al tardo II-inizio III secolo d.C. in rame stagnato; sul coppo la figura di un grifone con gli artigli che tengono un medaglione con Medusa e sui lati due grifoni.
Sulla parte anteriore dell’elmo, due rivetti per la cerniera di attacco della maschera facciale; altezza del reperto cm 28.
(Cortesia e Copyright: © Christie's Images Limited)
Elmo di bronzo catalogato di tipologia Heddernheimer tipo 2, rinvenuto nell’omonimo quartiere di Francoforte (antica Nida-Germania Superior). La calotta, con cimiero a testa d’aquila stilizzata, termina a punta, con un volto creato a sbalzo, e non arriva a coprire la fronte; questa è coperta da paragnatidi avvolgenti, quasi una maschera, conformate a capigliatura.
(Frankfurter Historischen Museums – Frankfurt-D)
Parte di elmo integrata da paragnatidi avvolgenti e unite tra loro; una sorta di maschera simile alla precedente, da applicare all’elmo. Sui lati Marte e la Vittoria, e in corrispondenza del mento, una testa di Medusa. Databile al III secolo d.C.
(Cortesia Norwich Castle Museum & Art Gallery – Norwich-GB)
Particolare della stele funebre di Sextus Valerius Genialis, cavaliere dell'Ala Thracum, da Corinium Dobunnorum (Cirencester-Inghilterra), databile alla fine del I-inizio II secolo d.C.
Il soldato indossa un elmo di cavalleria con la visiera a triangolo.
(Corinium Museum - Cirencester-UK)
Elmo databile al tardo I secolo d.C. da Newstead (Scozia); prodotto in ottone, con a sbalzo le raffigurazione della Vittoria e di grifoni; sopra alla fronte (scoperta), una visiera a triangolo e la cerniera per l'aggancio della maschera.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh–GB)
Elmo di bronzo con decori a sbalzo con animali fantastici; larghezza cm 21,5,
lunghezza cm 26. Da Antinopolis (El Sheikh Ibada - Egitto) e databile al II-III secolo d.C.
(Cortesia Antikensammlung der Staatlichen Museen zu Berlin-D)