SCRIPTIO
Nel mondo romano i supporti per la scrittura a mano, si dividevano essenzialmente in due:
supporti per la scrittura con inchiostro e supporti in cera sulla quale incidere le parole.
La scrittura con inchiostro (nero -atramentum- o rosso -cinnabris-) si effettuava su pergamena (ottenuta da pelli conciate), su papiro (ottenuto da una pianta acquatica, e introdotto a Roma nel II secolo a.C.), o su “fogli” di corteccia (di betulla, ontano, larice e abete), rinvenuti ad in gran numero, ad esempio, nel forte romano di Vindolanda (Chesterholm-Inghilterra).
su questi supporti, si scriveva con una penna (calamus-calami) che altro non erano
che canne vegetali appuntite, oppure con pennini di metallo conformati per essere inseriti in bastoncini di legno, formando così delle penne da intingere nell’inchiostro contenuto
nel calamaio (atramentarium).
Pennino di ferro montato su supporto di legno e altri pennini; dal forte
romano di Vindolanda (Chesterholm-Inghilterra).
(Cortesia Vindolanda Roman Army Museum - Chesterholm-GB)
Pennini dal forte militare di Oberaden (Germania)
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Canne vegetali vuote all’interno e appuntite a formare delle penne;
dall’Egitto, periodo romano.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Calamai di bronzo dal forte militare di Aliso (Haltern-Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Calamai di bronzo da Aquileia.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Doppio calamaio, per inchiostro nero e rosso.
(Cortesia Mestni Muzej Ljubljana-SLO)
Calamai, in terracotta e bronzo; I-III secolo d.C. da Emona (Ljubljana-Slovenia).
(Cortesia Narodni Muzej Slovenije - Ljubljana-SLO)
Fogli di legno di betulla dal forte romano di Vindolanda (Chesterholm-Inghilterra).
(Cortesia Vindolanda Roman Army Museum - Chesterholm-GB)
Lettera scritta in greco, su papiro, dal legionario Aurelius Polion, soldato della
Legio II Auditrix, di stanza in Pannonia Inferiore, alla famiglia in Egitto;
databile agli inizi del III secolo d.C.
(Cortesia www.zweilawyer.com)
Per la scrittura su cera si utilizzavano delle tavolette di legno (raramente di osso o avorio) cave (tabulae o tabellae), al cui interno era colata della cera mista a fuliggine (per ottenere il colore nero che meglio risalta nella scrittura incisa) che, una volta solidificata, veniva utilizzata per scrivere tramite uno stilus (in metallo o in osso) appuntito nella parte principale; la parte opposta, a forma di spatola, era usata per cancellare le lettere tracciate per errore.
Per riutilizzare l’intera superfice della tavoletta, si usavano delle grosse spatole di metallo che rasavano la cera, cancellando tutto, e riformavano la superfice piatta (tabula rasa).
Tavolette di legno e stili, dal forte militare di Oberaden (Germania)
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Tavolette di legno dalla base militare di Vindonissa (Brugg-Svizzera).
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)
Tavolette in osso e avorio, databili al II secolo d.C., da Poetovio (Ptuj-Slovenia).
(Cortesia Narodni Muzej Slovenije - Ljubljana-SLO)
Frammento di tabula cerata che riporta sull'esterno, ad incisione, il nome del destinatario:
Tigernilus della Cohors III Gallorum Equitata.
Il reperto misura cm 13,35 x 5,85 x 0,6.
Da Valkenburg – Olanda (Praetorium Agrippinae).
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)
Stili in metallo da Aquileia.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Stili, una spatola e resti di tavolette di legno, dal forte romano di Saalburg (Germania).
(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)
Stili metallici dalla base militare di Vindonissa (Brugg-Svizzera).
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)
Stilus dall’Egitto, epoca romana.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Spatola per tavoletta di cera.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Manici di bronzo per spatole di ferro.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Vista su tre lati di un manico di bronzo per spatola di ferro; il manico
è conformato a busto di Minerva.
Spatole in ferro.
(Cortesia Narodni Muzej Slovenije - Ljubljana-SLO)
Le tavolette cerate (nella foto un esemplare dall’Egitto) venivano unite tra di loro, a due o più,
a formare dei libretti; questi, all’occorrenza, erano dotati di fori supplementari dove far
passare un cordoncino, il nodo del quale poteva essere sigillato con cera, all’interno
di un’apposita scatolina o capsula; le capsule in questione spesso sono incise,
o con figure a rilievo, o smaltate.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)
Capsule in metallo per contenere la cera per sigillare le corde di
chiusura delle tabulae cerate. Da Aquileia.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Dalla base militare di Haltern (Germania).
(Cortesia Westfälisches Römermuseum - Haltern-D)
Dal castrum di Vindolanda (Chesterholm-Inghilterra).
(Cortesia Vindolanda Roman Army Museum - Chesterholm-GB)
Capsule dal castrum di Vindobona (Vienna-Austria), databili al I-III secolo d.C.
(Cortesia Wien Museum Karlsplatz-Römische Ruinen Hoher Markt - Wien-A)
Dal mercato antiquario.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)
In alcuni casi, queste tavolette sono state rinvenute con inciso a puntinatura, sulla parte esterna il nome e reparto di appartenenza del destinatario. Di seguito alcuni di questi reperti (seguiti in alcuni casi dal disegno restitutivo della grafia originale) che, benché di difficile lettura, sono un’interessante ed affascinante testimonianza; dalla base militare di Vindonissa (Brugg-Svizzera).
Dare a Aninius Moderatus, milite della Legio XXI Rapax, centuria di Vindice
(DABIS ANINIO MODERATO MILITI LEG XXI RAPACIS > VINDICIS).
Credanus, figlio di Credanus, armiere degli Agilius Credanus
(CREDANO CREDANI AD ARMAM(ENTARIUM) AGILI CREDAN(US)).
Publius Terentius Tertullus, signifero della centuria di Severinus, della Legio XI Claudia Pia Fidelis
(P TERENTIO TERTULLO SIGNIF(ERO) SEVE(RI)NI LEG(IONE) XI
(CLAUDIA) P(IA) F(IDELE))
e ancora
(PUBLIO / TERENTIO S(I)G(NIFERO) L(EGIONIS) XI C(LAUDIAE) P(IAE) F(IDELIS)).
Dare …. alla centuria di Adiutor (?)
DABIIS U…O >ADIU (TO)RIS.
Armiere della VXXI
(ARMORU(M) CUS(TODI) VXXI).
Caius Maius, milite della legio XIII Gemina, centuria di Statius Nana
(C. MAIO MILIT(I) LEG(IONIS) XIII GEM(INAE) > STATII NANA).
Valerius, scutario dell’VIII cohortes
VALERIO SCUTARIO IIX.
Per Sesto Calvo, milite della… Legione…
(DABES S(ESTO) CALVO MILITI… LEGIONIS…
Quintus Septimius Licino, Centurione della Cohors Hispanorum
(Q(UINTO) SEPTIMIO LICINO (CENTURIONI) COH(ORTIS) (H)ISP(ANORUM).
Per Publio …s… atio Vitali della centuria di Attius Valens
DABIS P(UBLIO) …S…ATIO VITALI (CENTURIA) ATTII VALENTIS N…
Da Lorus della centuria dei Marsicani a Caius Terentio della centuria dei Marsicani da Lorus
(DABIS LORO) (CENTURIA) MARSICANI. C(AIO) TEREN(TIO) (CENTURIA)
MARSICANI. A LORO SUO.
Caius Aemilius Lupercus, milite della XI Legione Claudia Pia Fidelis, della centuria di…
C(AIO) AEMILIO LUPERCO MILITI LEG(IONIS) XI C(LAUDIAE)
P(IAE) F(IDELIS) (CENTURIA)…
Da dare a Sornius Secundus della centuria di… o Sornius Firmus della centuria di
Proculus (probabilmente due fratelli)
SORN(I)O (SEC)UNDO (CENTURIA)… IS AUT SORNIO (F)IRMO
(CENTURIA) PROCU(L)I DA-BIS.
…Veranius, milite della Legione XIII da Vasionus
… VERANIO (…?) MILIT(I) L(EGIONIS) XIII. VASIO.