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Cronologia bellica romana I secolo a.C. – I secolo d.C.
100: definitiva sconfitta degli Scordisci e loro allontanamento dalla Macedonia. 100: fondazione della colonia di Eporedia. 98-93: rivolte in Hispania del nord. 96: con la morte di Tolomeo Apione, la Cyrenaica passa sotto il controllo di Roma. 91-88: rivolta degli Italici (detta guerra sociale o italica o anche marsica) che fondano una confederazione con capitale Corfinium, rinominata forse Italia o Italica, anche se per alcuni studiosi il nome indicava l'intera alleanza. Roma concede la cittadinanza alle popolazioni che si arrendono e a quelle rimastegli fedeli - 90: sconfitte romana nei pressi di Firmo e di Carseoli (giugno) ad opera dei Piceni. Nel sud i Romani vengono sconfitti al Volturno - 89: concessione della cittadinanza latina agli abitanti dell'area subalpina (lex Pompeia); il fronte degli italici è sgretolato politicamente - 89-88: assedio di Pompei e Nola (88) ad opera di Silla che sconfigge gli ultimi insorti nel Sannio (Bovianum). Presa di Ausculum. 89-84: Prima guerra mitridatica, contro Mitridate re del Pontus che attacca la Bythinia (sotto influenza romana) e massacra migliaia di mercanti Italici in Asia - 88: Silla, incaricato dal senato di condurre la guerra contro Mitriade, marcia su Roma dove il partito favorevole a Mario vuole levargli il comando della campagna in Asia; Mario é costretto alla fuga in Africa - 87: Silla parte per la Grecia. Rivolta mariana a Roma. - 86: morte di Mario. Vittorie romane nelle battaglie di Cheronea e Arcomeno contro Mitriade; presa di Athenae. - 84: trattato di pace tra Roma e il Pontus. 83-82: guerra civile in Italia. Uccisione del console Cinna ad Ancona mentre si imbarcava per una spedizione contro Silla; quest'ultimo sbarca in Italia, sconfigge gli avversari nella battaglia di Porta Collina e si impadronisce dell'Italia meridionale sconfiggendo gli Italici ribelli. 83-81: seconda guerra mitridatica. 82-79: dittatura di Silla. 80-72: il governatore della Hispania Citerior, Quinto Sertorio, già generale di Mario, si ribella alla propria destituzione e organizza con l'appoggio delle popolazioni locali una guerriglia ad ampio raggio che tiene in scacco le truppe inviate da Roma, sconfingendo nel 79 il governatore Quinto Cecilio Metello al fiume Baetis e nel 76 le truppe di Gneo Pompeo; Quinto Sertorio muore per avvelenamento nel 72, ad opera del suo luogotenente Perperna, a sua volta affrontato e sconfitto da Pompeo Magno. L'Hispania nuovamente sotto controllo romano. 80: Pompeo sconfigge in Africa Domizio Enobarbo che rimane ucciso. 78: morte di Silla. Campagna contro i Dalmati di C. Cosconio e occupazione di Salona. 77: il console Emilio Lepido invocando la restaurazione della costituzione democratica, si ribella al senato. Sconfitto in Etruria, si ritira in Sardinia dove muore. 76-74: operazioni contro i pirati in Lycia e Pamphilia; la flotta romana è sconfitta dai pirati a Creta. 75-74: costituzione della provincia di Cyrenaica. 74-63: Terza guerra mitridatica. Alla morte di re Nicomedi IV la Bythinia diviene provincia romana, subito invasa dal re del Pontus Mitridate VI che sconfigge il console Aurelio Cotta in Calcedonia; dopo aver stretto d'assedio Cyzicus è costretto a ritirarsi all'arrivo di Licinio Lucullo. - 72: Mitridate VI sconfitto da Licinio Lucullo, che riconquista la Bythinia e penetra nel Pontus. - 71: Mitridate VI costretto ad arretrare e a rifugiarsi in Armenia presso Tigrane II. - 69: Licinio Lucullo sconfigge Tigrane II, occupa l'Armenia e saccheggia la capitale Tigranocerta. - 68: Licinio Lucullo penetra in Mesopotamia, occupa Nisibi, e sconfigge presso il fiume Arsania l'esercito nemico, ma viene fermato da un ammutinamento dei legionari e dal veto di Roma a proseguire la campagna. - 67: Tigrane II riprende possesso dell'Armenia e invade la Cappadocia, mentre Mitridate VI riconquista il Pontus. - 66: esautorato Licinio Lucullo, il comando delle operazioni in Asia viene affidato a Pompeo Magno che, accordatosi con Fraate re dei Parti e con Tigrane II (divenuto vassallo di Roma) a non dare appoggio a Mitridate VI, sconfigge ripetutamente quest'ultimo e riconquista il Pontus. - 64-62: la Bythinia nuovamente provincia romana insieme al Pontus. Pompeo Magno penetra in Syria, depone re Antioco XIII, e dichiara la Syria provincia romana (62). Allargati i confini della Cilicia. Intromissioni nelle dispute in Judea (profanazione del Tempio di Hierosolyma) e penetrazione nel territorio dei Nabatei - 62: sottomissione della Nabatea 73-71: rivolta dei gladiatori di Capua. Guidati da Spartaco, un ex gladiatore che riunisce intorno a se un esercito di gladiatori e veterani disoccupati e in rovina, e che tiene in scacco le forze di Roma per due anni (bellum servile). - 73 sconfitta dei Romani guidati da Valerio Glabro nella battaglia del Vesuvio. - 72 i ribelli, dopo essersi spinti nel nord Italia, tornano a sud tentando la traversata in Sicilia. - 71 definitiva sconfitta dei ribelli ad opera di Licinio Crasso nella battaglia del Sele; quelli fatti prigionieri vengono crocefissi lungo la via Appia. 70: Pompeo Magno e Licinio Crasso, accampati alle porte di Roma i propri soldati, ottengono l'elezione a consoli. Termine del governo conservatore e restaurazione degli ordinamenti democratici. 70-69: nuove razzie dei pirati nel Mediterraneo; saccheggio del porto di Delos. 68-67: operazioni contro i pirati a Creta di Quinto Cecilio Metello e di Pompeo Magno nel golfo di Adalia (contro quelli Iberi e Albani), e lungo tutto il Mediterraneo; per questa operazione Pompeo ottiene poteri illimitati (imperium infinitum) sui mari; Creta unita alla provincia della Cyrenaica. 67-65: rivolte in Gallia Transalpina degli Allobrogi. 66-62: campagne in Oriente di Pompeo Magno: conquista del Ponto (66, battaglia di Nicopolis), Syria (64) e Iudea con Hierosolyma (64). Le legioni romane raggiungono la regione della Colchide. 63-62: fallita la propria nomina a console, il patrizio Sergio Catilina prepara dall'Etruria dei motti insurrezionali. Dopo la famosa requisitoria del console Tullio Cicerone, e la messa a morte di alcuni congiurati, Catilina viene sconfitto a Pistoia dal legato consolare Petreio. 62-61: rivolte in Gallia Transalpina degli Allobrogi. 61: rivolte nel Pontus. 61: Caio Giulio Cesare pretore; Pompeo Magno torna trionfatore dall'Oriente ed entra in contrasto con il Senato per la mancata distribuzione di terre ai veterani. 61-60: Giulio Cesare propretore in Hispania Ulterior respinge le incursioni dei Callaeci. 60: il cosiddetto primo triumvirato fra Pompeo Magno, Crasso e Giulio Cesare. 59: Giulio Cesare console con l'appoggio di Pompeo Magno e Crasso; fondazione della colonia di Florentia. 58: Giulio Cesare governatore della Gallia Cisalpina e dell'Illyricum, alle quali viene in un secondo momento aggiunta anche la Gallia Transalpina (Narbonensis); inizio della campagna delle Gallie. 58: gli Elvezi attaccano Genava (giugno), dove è di base una legione romana; intervento di Cesare e vittoriosa battaglia di Bibracte (luglio) contro gli Elvezi. Su richiesta delle popolazioni della Gallia, le truppe di Cesare intervengono (luglio) contro i Germani di Ariovisto. 57: campagna contro i Belgi (primavera) e i Nervi, sconfitti nelle battaglie dei fiumi Sabis e Axona (estate). Sconfitti anche Aduatuci ed Eburoni, e parallelamente Eburovici, Aulerci, Lexovi, Vnelli, Santoni, Nitiobrogi, Lettorati, mentre avviene l'occupazione del medio corso del fiume Liger. In autunno, nel tentativo di aprire una strada agevole attraverso le Alpi, una legione romana si scontra con Seduni e Veragri a Octodurus, sconfiggendoli, per poi ritirarsi. 56: rinnovo del triumvirato a Luca e spartizione delle province: la Gallia a Cesare, la Spagna e l'Africa a Pompeo, la Siria a Crasso. 56: sottomissione dell'Armorica e operazioni contro le popolazioni della costa atlantica delle Gallie (Veneti) battuti in uno scontro navale (Bellum Veneticum Sinus; estate del 56 a.C.); sottomissione dell'Aquitania. In Aegyptus primi contingenti militari romani in appoggio a Tolomeo XIII. 55: durante l'inverno guerrieri germani Usipeti e Tencteri invadono le terre dei Belgi Menapii, e sconfiggono le truppe celtiche (ausiliarie romane) inviate contro di loro. I Romani assaltano il campo dei Germani e li annientano; poi raggiungono il Rhenus, su cui costruiscono il famoso ponte, attraversano il fiume, distruggono il territorio circostante e ripassano il fiume distruggendo il ponte dietro di loro. 55: Pompeo Magno e Licinio Crasso consoli. 54: prima spedizione in Britannia di Giulio Cesare. 54-53: rivolta in Gallia degli Eburoni sotto la guida di Ambiorige che sconfigge le truppe romane. 53: seconda spedizione in Britannia di Giulio Cesare. 54-53: campagna contro i Parti e sconfitta romana nella battaglia di battaglia di Carrhae (Mesopotamia) (9 giugno 53) ad opera di re Orode II: morte del console M. Licinio Crasso e perdita di 7 aquile legionarie. Sconfitti i Parti ad Antigoneia. 53-52: le truppe di Cesare contro la ribellione gallica comandata da Vercingetorige e degli Eburoni di Ambiorix; assedio gallo del campo di Aduatuca, sconfitta romana di Gergovia e vittoriosa battaglia-assedio di Alesia (52) e definitiva sconfitta gallica. Annessione delle Gallie. 52: Pompeo Magno console senza collega. 51-50: ultime operazioni di consolidamento in Gallia. 50: invito del senato a Cesare di sciogliere il proprio esercito (novembre). 49: lettera di Cesare al Senato con ultimatum sulla sua candidatura al secondo consolato (1 gennaio); il Senato dichiara Cesare hostis (nemico) (7 gennaio). Cesare varca il Rubicone: è la guerra civile (10-11 gennaio). Occupazione delle truppe di Cesare di Ariminium, Pisaurum, Fanum, Ancona, Arretium (12-15 gennaio). Il governo della Repubblica abbandona Roma. Resa di Corfinium 21 (febbraio). Dal porto di Brundisium Pompeo Magno si imbarca verso l'Epirus (17 marzo). 48: Cesare parte per la campagna in Hispania (7 aprile) - vittoriosa battaglia di Ilerda (Herda) contro le truppe di Pompeo Magno comandate da Afranio e Petreio (26 o 28 giugno) - inizio dell'assedio di Massilia (Gallia) (4 maggio) - l'esercito pompeiano si arrende in Hispania - resa di Massilia (25 ottobre). 49: concessione della cittadinanza romana agli abitanti della Gallia Cisalpina (lex Iulia). 49: in Africa l'esercito cesariano al comando di Curione vince a Utica, ma viene successivamente sconfitto. 48: Cesare sbarca in Epirus (5 gennaio); fallisce l'assedio di Dyrrachium; ma successivamente si impadronisce di Gomfi. Battaglia di Pharsalus (9 agosto): nella battaglia muore Lucio Domizio Enobarbo; Pompeo Magno sconfitto fugge in Egitto dove viene ucciso dal re Tolomeo (28 settembre). 48: Cesare sbarca ad Alexandria (Aegyptus) (2 ottobre). 47: operazioni in Aegyptus (battaglia del Delta) (guerra alessandrina, novembre 48 a.C.-marzo 47 a.C.). 47: operazioni nel Pontus; battaglie di Nicopolis e Zela (2 agosto). Cesare sconfigge Farnace re del Pontus. Erode viceré della Judea. 47: operazioni di Cassio Longino in Hispania. Cesare sbarca a Taranto (24 settembre). La Numidia provincia. 46: i pompeiani, alleati con re Giuba, sono sconfitti a Tapsus (Africa) (4 aprile) dalle truppe di Cesare – scioglimento di gran parte delle legioni veterane di Cesare. Conquista della Numidia. 45: gli ultimi pompeiani sono sconfitti a Munda (Hispania) (17 marzo). 44: il Senato elegge Cesare dittatore a vita (14 febbraio); uccisione di Cesare da parte dei fautori della repubblica (15 marzo); i cesaricidi Bruto e Cassio fuggono in Oriente; Marco Antonio si pone come erede morale di Cesare, come anche il giovane Ottaviano (figlio adottivo di Cesare). 44-43: in Gallia fondazione delle colonie di Lugdunum, Raurica, Iulia Equestris. 43: ricostituzione di alcune delle legioni veterane di Cesare; guerra di Mutina (21 aprile) fra Ottaviano (alleato con i due consoli dell'anno, Irzio e Pansa) e Marco Antonio che viene sconfitto. - accordo fra Ottaviano e Marco Antonio - secondo triumvirato fra Marco Antonio, Ottaviano e Lepido - proscrizioni e morte di Cicerone. 42: doppia battaglia di Philippi (Macedonia) (4 e 23 ottobre): l'esercito guidato da Marco Antonio e Ottaviano sconfigge Bruto e Cassio. Suddivisione delle zone di influenza: a Ottaviano l'Occidente, ad Antonio l'Oriente, a Lepido l'Africa. 41-40: battaglia di Perusia tra Ottaviano e le truppe fedeli a Marco Antonio, guidate da Lucio Antonio. 40: trattato di Brundisium; trasferimento di parte delle truppe da Ottaviano a Marco Antonio. 40: In Judea i Parti insediano Antigono al posto di Erode. 39-38: vittoriosa campagna delle truppe romane agli ordini di Publio Ventidio Basso, contro i Parti in Syria e Judea, che erano state occupate nel 40 a.C. - Battaglia del Mons Gindarus (9 giugno 38 a.C.). 38-36: guerra di Ottaviano e Marco Vipsanio Agrippa contro Sesto Pompeo; quest'ultimo sconfitto nella battaglia di Naulochus (3 settembre 36 a.C.). 37: accordo di Taranto. Rinnovo del triumvirato. 37: Erode torna al potere e viene nominato da Roma re di Judea. 36: Lepido si ritira. 36: rivolte dei Cerretani in Hispania. 36-35: sfortunata spedizione di Marco Antonio contro i Parti – fallito assedio a Praaspa (Mesopotamia). 35-33: spedizione di Ottaviano contro i Carni, i Giàpidi, i Dalmati e i popoli dell' Illyricum. 34: occupazione dell'Armenia. 32: Marco Antonio, che ha già sposato Cleopatra, ripudia ufficialmente Ottavia, sorella di Ottaviano, scatenando la guerra - Coniuratio Italiae e dichiarazione di guerra a Cleopatra. 31: Rapida campagna di Marco Vipsanio Agrippa in Epirus per assicurarsi il controllo sul Peloponneso e tagliare i rifornimenti terresti alla flotta di Marco Antonio; Ottaviano e Marco Vipsanio Agrippa sconfiggono Marco Antonio e Cleopatra nella battaglia navale di Actium (Epirus) (2 settembre). Le legioni di Antonio, ancora integre, inviate in Italia. 30: morte di Antonio e di Cleopatra. L'Aegyptus è annesso allo stato romano come provincia alle dirette dipendenze di Ottaviano che l'amministra per mezzo di un prefetto di rango equestre.In Judea, Erode viene riconfermato re. 30-14: riforma militare di Ottaviano; vengono sciolte numerose legioni e congedati dai 10500 ai 12000 veterani. 29-27: operazioni nei Balcani contro Bastarni e Sciti; il proconsole Marco Licinio Crasso, nipote del triumviro Crasso, sottomette i popoli della Dardania. 29: operazioni contro le rivolte in Hispania di Cantabri e Asturi e in Gallia contro le popolazioni in rivolta sostenute dai Suebi. 29: il prefetto dell'Aegyptus Cornelio Gallo compie una spedizione nella Tebaide. 28: l'Aquitania, conquistata da Cesare, è definitivamente pacificata. 27: ad Ottaviano è conferito il titolo di Augusto (16 gennaio). Primo assetto del governo. Progetto di spedizione militare in Britannia.
L'Impero romano Augusto (27 a.C.-14 d.C.) (Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus)
27: Epirus e Achaia provincie romane. 26-19: operazioni in Hispania contro Asturi e Cantabri. Alla fine delle operazioni le province di Hispania Ulterior Lusitana e Hispania Citerior Tarraconensis saranno dotate di forti guarnigioni legionarie. 26: operazioni in Cyrenaica. 26-25: domata una rivolta dei Salassi, viene dedotta la colonia di Augusta Praetoria. 25: conquista delle regioni alpine in Italia e Gallia e loro organizzazione: Alpes Cottiae (già regno vassallo), Alpes Maritimae (provincia dal 14 a.C.), Alpes Graiae et Poeninae (provincie dal 15 a.C. e unite poi nel 168 d.C.). Completamento dell'antica via da Mediolanum ad Augusta Praetoria (che proseguirà poi per Mogontiacum); forse di questo periodo anche il potenziamento della direttrice Mediolanum – Comum e la via per la Raetia. Operazioni oltre Rhenum contro i Germani. 25: il regno di Galatia diventa provincia romana e parte del suo esercito viene integrato in quello romano. 25-24: a seguito di una rivolta in Aegyptus, vengono sguarnite le frontiere meridionali; ne approfittano gli Etiopi (Nubiani) che invadono l'alto Aegyptus, ma vengono respinti dal prefetto Publio Petronio che avanza nel cuore dell'Africa, conquistando Napata (24). 25-24: spedizione esplorativa del prefetto dell'Aegyptus, Elio Gallo nell'Arabia Felix. 20: campagna contro i Getuli nel nord Africa. 20: il re dei Parti Fraate IV restituisce le insegne e i prigionieri presi nella battaglia di Carrhae (53 a.C.) e nella spedizione di Marco Antonio (36-35 a.C.) e chiede formalmente l'amicizia dei Romani. 19: in Hispania Tarraconensis Agrippa sottomette i Cantabri e gli Asturi. 17-16: i Germani Sigambri, Usipeti e Tencteri oltrepassano il Rhenum e annientano la legione comandata dal legato Marco Lollio; l'aquila perduta della legione verrà poi restituita. Nella regione alpina, Publio Silio Nerva assoggetta i Camunni, i Trumplini e i Vennoni. 16: campagna contro Dalmati, Sarmati e altre popolazioni pannoniche sul Danuvius. 16-14: Druso e Tiberio, figli di primo letto di Livia, la moglie di Augusto, sottomettono i Reti, i Vindelici, le genti della Val Pennina e i popoli liguri delle Alpi Marittime. Il Noricum e la Raetia province dell'Impero. In Gallia fondazione dei campi militari di Noviomagus Batavodurum, Castra Vetera, Asciburg(i)um, Novaesium, Bonna, Mogontiacum. 13-12: realizzazione della via Iulia Augusta (da Placentia alla Gallia) . 13-8: campagna militare (e relativa occupazione) di Tiberio in Pannonia e in Dalmatia che entrano a far parte della provincia dell' Illyricum. 12-11: operazioni in Pannonia. 12-10: operazioni in Thracia. 12-9: spedizioni di Druso in Germania, durante le quali raggiunge il fiume Albis: nel 12 a.C. da nord (Vectio) e con l'appoggio della flotta, contro Sigambri, Usipeti, Bructeri, Frisii, Cauci e Cherusci, nel 11 a.C. lungo la Lupia, nel 10 a.C. da Mogontiacum contro i Chatti, nel 9 a.C. ancora da Mogontiacum lungo il Visurgis contro i Marcomanni, ultimo anno di campagna e anno della morte di Druso. 9: la Germania diventa provincia (distretto militare) romana. 8-7: campagna di Tiberio che avanza in Germania fino al fiume Albis. 6: disordini in Syria e Cilicia. 6: marcia di Domizio Enobarbo dal Danuvius verso il fiume Albis e stipula di patti con tribù al di la del fiume. 4: disordini in Judea dopo la morte di Erode e contesa dei domini tra i figli del re; suddivisione dei poteri in varie zone, da parte di Augusto. 3-1: Domizio Enobarbo (governatore della Germania), fa costruire ponti e una strada rialzata tra i fiumi Rhenum e Amisia, nel territorio dei Cheruschi, con cui ha uno scontro. 2: incursioni dei militari Romani oltre l'Albis.
Da qui la cronologia è da intendersi dopo Cristo
1-3: rivolte in Germania di una tribù sconosciuta. 1-3 e 6: operazioni in Cyrenaica e in Africa Proconsular contro Nasamoni e Getuli. 4-5: Tiberio raggiunge il fiume Visurgis da sud, sottomette Bructeri, Canninefati, Cherusci e Attuarii; impone la pace a Maroboduo re dei Marcomanni, e, ripassato il Danuvius, scende nella penisola balcanica. 6: la Judea provincia romana; rivolte degli Zeloti. 6: la campagna contro i Marcomanni, è annullata a causa della rivolta illirica. 6-9: viene soffocata la rivolta di Illiri e Pannoni in Illyricum che viene suddivisa in due province: Illyricum Superior (Pannonia) e Inferior (Dalmatia). 9: al Saltus Teutoburgensis (Germania) (settembre) Arminio, capo dei Cherusci alleati dei Romani, a capo di una coalizione comprendente anche Bructeri, Chatti e Marsi, annienta a tradimento, durante una battaglia di tre giorni, le tre legioni (XVII, XVIII e XVIIII) e le truppe ausiliarie del governatore Quintilio Varo, attirato oltre Rhenum per sedare un'inesistente rivolta. Alcuni superstiti della strage raggiungono la città di Alisio dove vengono assediati insieme alla guarnigione locale; al comando del comandante del castrum, Lucio Cedicio, romperanno l'assedio e raggiungeranno i Castra Vetera. Abbandono dei campi militari e delle cittadine oltre Rhenum. 10-12: campagna militare di natura difensiva di Tiberio sul Rhenum. 14: alla morte di Augusto, Tiberio, cui era stato conferito lo stesso imperium consulare di Augusto, sale al trono.
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