SUSPENDIA PUGIONUM
Oltre alle fibbie e alle placche decorative, il cinturone presentava due elementi rotondi a cui veniva attaccato, in sospensione, tramite strisce di cuoio o anelli metallici, il pugio (perlomeno fintanto che questa tipologia di arma venne utilizzata abitualmente dai soldati romani). Vari anche in questo caso i materiali utilizzati: bronzo, bronzo argentato, argento, ferro. Questi elementi rotondi erano a volte applicati al cuoio tramite placche uguali o simili a quelle apposte sul cingulum al solo scopo decorativo, o inseriti direttamente nel cuoio.
Metodo di inserimento dei dischi sospensori direttamente nel cuoio del cinturone.
(Dal libro "The Ljubljanica-A river and it's past" di Maja Andrič - Editore Peter Turk)
Anelli di sospensione precedentemente attaccati alle placche decorative,
da applicare con ribattini al cinturone.
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)
Aggancio a cerchio per la sospensione del pugio, qui associata con la prima parte della placca di decorazione del cingulum; notare la cerniera di collegamento tra elemento circolare e placca, i fori per i ribattini che la univano al cuoio della cintura e la decorazione floreale a puntinatura sulla placca.
(Cortesia Römisch-Germanisches Zentralmuseum - Mainz-D)
Esemplare simile al precedente (il disco è perduto) con placca liscia; lunghezza cm 8,2.
(Cortesia Vindonissa Museum - Brugg-CH)
Elementi di sospensione del pugio, in argento, di cm 4 di diametro;
nel primo è incisa a punzonatura la scritta V II R.I.G. VAL II R IV S. CR II S C II S.
(Narodni Muzej – Belgrade-YU. Dal volume “Balkani-Antiche civiltà tra il Danubio e l'Adriatico”-Silvana Editoriale)
Bottone di aggancio del pugio da Emona (Ljubljana-Slovenia) e databile tra il 30 a.C. e il 30 d.C.
Sul retro sono ben visibili i due occhielli che, una volta infilati nel cuoio in maniera verticale, andavano girati orizzontalmente, in modo da fuoriuscire leggermente dal bordo del cinturone, ed essere così utilizzati per le cinghie di aggancio.
(Cortesia Narodni Muzej Slovenije - Ljubljana-SLO)
Aggancio di pugio decorato con una bella phalera in vetro blu, forse raffigurante
il generale Germanico; da Speyer (Germania).
(Cortesia www.kornbluthphoto.com)
Disegni restitutivi di dischi di sospensione; da notare che i più piccoli di questi,
vengono considerati, bottoni.
Esemplare di bronzo databile al I secolo d.C. collegato alla placca di attaccatura al cingulum.
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
Aggancio sospensorio (frammentato) del pugio, in origine unito tramite
cerniera ad una placca decorata con fulmini.
(Cortesia Römerstadt Augusta Raurica - Augst-CH)
Dischi per l'aggancio del pugio, completati da due placche decorative, con raffigurazione mitologica; la coppia era completata da fibbia con placca. Il gruppo, prodotto in ottone dorato, fa propendere alcuni studiosi per essere appartenuto ad un soldato delle coorti pretoriane; databile al III secolo d.C.
(Cortesia Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia-Roma-IT. Su concessione della Soprintendenza per Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale)