Le molte e varie insegne (signa) militari romane, sono oggetto da sempre di studi e tentativi di interpretazioni. Oltre all’aquila, simbolo di ogni singola legione e oggetto di venerazione da parte dei soldati, esistevano numerose altre insegne militari, quali il vexillum di stoffa, il signum, l’imago, il draco, il simbolo totemico di ogni legione (cosa ben diversa dall'aquila) e di altri reparti di fanteria e cavalleria. Difficilissimo racchiudere in moderne categorie standardizzate le varie tipologie di insegne e, praticamente impossibile soprattutto, cogliere i significati di molte simbologie, significati a noi in gran parte sconosciuti o fumosi, e che si sono accumulati e sono variati nei secoli. Le insegne, oltre che un significato di appartenenza al reparto (come ancora oggi con labari e bandiere), è probabile che -almeno alcune di esse- avessero anche un significato pratico in battaglia, al fine di indirizzare e segnalare ai soldati cosa fare e dove dirigersi nella concitazione dello scontro armato. Altra funzione poco considerata era quella probabilmente di segnalare, all’interno di un castrum, la posizione della propria centuria o del proprio manipolo. Sulla Colonna Traiana sono numerosi gli esempi di insegne militari, sulla cui fedeltà riproduttiva non ci sentiamo di sbilanciarci troppo, dato che molti particolari non sono chiari. L’aquila e le insegne di una legione o di altri reparti erano conservate in un apposito recinto del castrum, denominata sacellum. Alcune di queste aste risultano prevalentemente arricchite da soli dischi, altre da tutta una serie di vari elementi: oltre ai già ricordati dischi (phalerae), corone di alloro, corone turrite, aquile contornate di corona, cupole frangiate, lune crescenti, tabelle inscritte, dischi con volti (divinità o imperatori).
Alcuni dei reperti archeologici più interessanti del Vallo di Antonino sono le cosiddette "lastre di distanza" (distance slabs) in arenaria, fatte dai legionari per registrare i loro progressi nella costruzione del muro; nella foto sotto abbiamo una significativa rappresentazione dei signa; notiamo infatti al centro un aquilifero che pianta a terra il bastone che sostiene l'aquila legionaria, mentre la Vittoria porge al becco dell'aquila una corona d'alloro; completano la lastra due prigionieri, il cinghiale simbolo della Legio XX Valeria Victrix e le scritte IMP C̣ T AE ‣ HADRI ANO ANTO NINO AVG ‣ PIO ‣ P ‣ P VEX ‣ LEG XX ‣ V ‣ V ‣ FEC P ‣ P ‣ III. Da Hutcheson Hill (Scozia).
(Cortesia Hunterian Museum - University of Glasgow - Glasgow-GB)
Particolare dai rilievi della Colonna Traiana: signiferi ascoltano il discorso formale alle truppe (adlocutio) dell'imperatore Traiano.
(Cortesia Museo della Civiltà Romana - Roma-IT)
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Aquila
Signum
Signa - Animalium
Vexillum
Imago
Draco
Aquiliferi et Signiferi - Imaginis
Signa supra nummos I
Signa supra nummos II
Signa supra nummos III
Signa imperatoria
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