FASCIAE CRURALES
Le fasce di lana a copertura e protezione delle gambe, erano di due tipi: femoralia o feminalia a coprire la parte superiore della gamba e i tibialia (Svetonio, Aug, 82) per la parte inferiore della gamba; queste fasce, partendo dal basso, andavano avvolte intorno alla gamba, incrociandosi, come potevano partire coprendo anche il piede (fasciae pedules) evitando così le calze. Come alternativa potevano essere utilizzate coperture a tubo, sempre di stoffa (tubae).
Inesistenti le evidenze archeologiche, in questo, come in molti altri casi, dobbiamo basarci sulle fonti iconografiche, purtroppo riferite solo al medio e tardo impero.
Particolare di uno dei mosaici della Villa del Casale a Piazza Armerina (Enna), che raffigura dei cacciatori con le fasce alle gambe.
Illustrazione di un soldato che parrebbe indossare delle protezioni di stoffa alle gambe, le medesime illustrate appese all'albero; dalla Notitia Dignitatum, documento databile tra la fine del IV e l'inizio del V secolo d.C.
(Cortesia Bayerische StaatsBibliothek)