MANICAE
Con questo termine si intende una protezione del braccio che venne mutuata dall'uso fattone dai gladiatori; questa consisteva in una serie di fasce (di bronzo o ferro, ma probabilmente anche in cuoio) posizionate sulla falsariga di quelle della lorica segmentata che andavano a coprire tutto il braccio destro, quello esposto ai colpi inferti dai nemici.
Questo genere di protezione non è quasi mai raffigurato sui rilievi lapidei "ufficiali" essendo questi ultimi più celebrativi e propagandistici, e dunque non sempre attenti o interessati ai singoli dettagli dell'equipaggiamento, tanto più in questo caso in cui parliamo di un protezione probabilmente non molto diffusa tra le schiere legionarie e derivata dall'equipaggiamento gladiatorio.
Rilievi lapidei dal monumento denominato Tropaeum Traiani di Adamclissi (Romania), le cui raffigurazioni,
molto lontane dallo stile classico dei monumenti dell'epoca, denunciano una produzione locale,
secondo alcuni ad opera degli stessi soldati.
In queste metope è comunque bel raffigurato l'uso delle manicae da parte dei legionari.
Notare che in questi casi la manica, dall'aspetto segmentato, nulla ha a che vedere con le loricae (hamata e squamata) indossate dai soldati raffigurati, essendo la protezione del braccio elemento a se stante. Non si esclude comunque che l'uso di questa protezione, associata ad una lorica segmentata,
potesse dar vita ad una tipologia di lorica con la manica già unita alla corazza.
Rare le evidenze archeologiche, anche in considerazione della difficoltà nel riconoscere questo elemento dell'armamento, soprattutto in presenza di reperti frammentati.
Evidenze archeologiche di manicae sono state rinvenute a Carnuntum (Austria) e Newstead (Scozia) e altri rinvenimenti dubbi in Romania, Inghilterra e Spagna.
La manica a fasce di bronzo rinvenuta a Newstead (Scozia) e databile all'80-180 d.C.
(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh–GB)
Da un rilievo lapideo raffigurante una strana lorica squamata si nota sulla destra una manica che parrebbe anch'essa formata con le medesime scaglie della lorica. Dal Duomo di Civita Castellana – Viterbo.
(Cortesia Alessandro Brambilla)
In questa categoria di oggetti si inseriscono anche i bracciali protettivi da polso e avambraccio che erano utilizzati in epoca arcaica (di ferro o bronzo) e che si presume venissero utilizzati regolarmente durante tutte le epoche, presumibilmente in materiali organici.
Magnifico rilievo lapideo (cm 160 x 74) che raffigura due soldati (generali?) impegnati in combattimento, assistiti da due inservienti. Notare che entrambi i combattenti presentano sul braccio destro dei segni che potrebbero essere interpretati come bracciali. Databile al I secolo a.C. (guerra sociale?).
(Cortesia e concessione Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo-Chieti)
Reperto di protezione dell'avambraccio databile al IV-III secolo a.C.; lunghezza cm 12,3. C
Notare i piccoli fori per cucire l'imbottitura all'interno e gli anelli (tenuti da staffe a forma di cuore)
per la chiusura tramite lacci di cuoio.
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)