LEGIO XXXVI
Legione costituita da Cesare alla fine dell'estate del 48 a.C., dopo la sconfitta di Pompeo, e formata con parte dei 24.000 prigionieri delle truppe di quest'ultimo catturate nella battaglia di Pharsalus (Macedonia) il 9 agosto di quell'anno. Passa in Asia nel dicembre del 48 a.C. ed entra a far parte dell'esercito del governatore dell'Asia Cneo Domitius Calvinus, sconfitto nella battaglia di Nicopolis (Cappadocia) nel 47 per mano di re Farnace. La LEGIO XXXVI è l'unico reparto che si difende bene e soffre poche perdite. Il 2 agosto di quell'anno, agli ordini di Cesare, si prende la rivincita facendo parte dell'esercito che annienta le forze di re Farnace nella battaglia di Zela (Cappadocia). Nel 45 a.C. è di stanza in Cilicia (dopo, forse, una breve permanenza in Aegyptus) e l'anno seguente, alla morte di Cesare, è in Syria (dopo una permanenza in Bithynia). Si schiera con l'esercito repubblicano che viene sconfitto da quello del Secondo Triumvirato (Marco Antonio, Ottaviano e Lepido) nella doppia battaglia di Philippi (Macedonia) il 4 (o 9) e 23 ottobre del 42 a.C. Se sopravvissuta alle sconfitte potrebbe essere passata all'esercito di Ottaviano o Marco Antonio (che si dividono le forze nemiche sopravvissute) e sciolta eventualmente durante la riforma di Augusto del 30-14 a.C.
COMANDANTI
C. Antistius Vetus (nel 45 a.C.)