HISTORIA MILITARIS ROMAE    

LEGIO XIV GEMINA

Il suo nome sta ad indicare che in un certo periodo della sua storia, ad essa è stata unita una o più legioni disciolte.
Il suo simbolo è il capricorno, ma ha utilizzato anche l'aquila e forse la lupa con i gemelli.
Legione reclutata da Giulio Cesare nell'inverno 58-57 a.C. durante la conquista della Gallia Comata, e unitasi alle truppe nel marzo di quell'anno, insieme alla sua legione gemella, la LEGIO XIII, prima della campagna contro Belgi e Nervi, alla quale partecipa (primavera ed estate del 57 a.C.). Prende successivamente parte (primavera ed estate del 56 a.C.) alla campagna contro le popolazioni della costa atlantica delle Gallie (Veneti e Menapi); due anni dopo, tra maggio e settembre del 54 a.C. partecipa alla seconda spedizione in Britannia e, tornata sul continente, è stanziata nella zona della selva Arduena (Ardenne).
Duramente impegnata in Gallia nel 54-53 a.C. contro gli Eburoni, subisce l'assedio al campo di Aduatuca (futura Germania Inferior) dove sta svernando insieme con altre cinque coorti (forse il nucleo di una legione in fase di costituzione): praticamente distrutta (caduto il suo legato e il comandante del gruppo di combattimento), è immediatamente ricostituita agli inizi dell'anno seguente in Gallia Cisalpina, probabilmente intorno al nucleo dei sopravvissuti.
Tornata in Gallia, prende parte alle operazioni contro gli Eburoni e, nuovamente circondata e attaccata negli aquartieramenti di Aduatuca, si salva da un ulteriore disastro.
Passa l'inverno 53-52 a.C., insieme ad altre legioni, o ad Andematunnum (futura Germania Superior) o Agedincum (Gallia Lugdunensis) nel paese dei Senoni.
Nel 52 a.C. una parte della LEGIO XIV rimane ad Agedincum, mentre i restanti legionari operano nella zona di Lutetia Parisiorum (Gallia Lugdunensis), subendo insieme al resto delle truppe una sconfitta a Gergovia (Aquitania) contro i Galli, e partecipando poi al vittorioso assedio di Alesia (Gallia Lugdunensis), che segna la definitiva sconfitta delle tribù comandate da Vercingetorige. Stanziata nell'inverno 52-51 a.C. a Cavillonum e successivamente a Cenabum (Gallia Lugdunensis) per controllare le tribù della zona.
Sempre agli ordini di Cesare, la LEGIO XIV prende parte nel 49 a.C. alla campagna in Hispania contro Pompeo (battaglia di Ilerda), conclusasi la quale passa in Italia a Brundisium e dunque probabilmente nel 48 a.C. alla campagna in Macedonia (battaglia di Pharsalus) dove rimane di base, e nel 46 a.C. alle operazioni in Africa (secondo gruppo di legioni) e alla battaglia di Tapsus (4 aprile) che segna la sconfitta delle truppe pompeiane.
Sciolta con tutti gli onori nel 46 a.C. come molte delle legioni veterane di Cesare (i suoi veterani installati in Africa e Italia),
Ritroviamo menzionata la LEGIO XIV nel 41 a.C., ricostituita da Ottaviano (questo forse il motivo del capricorno come suo simbolo e non il toro come tutte le legioni cesariane) anche con veterani di Cesare di questa unità; forse partecipa nel 35-34 a.C. alla campagna contro i Dàlmati, e sicuramente nel 31 a.C. è presente alla battaglia di Actium (Epirus) dalla parte di Ottaviano, nella battaglia che segna la definitiva sconfitta di Marco Antonio.
In questo periodo (forse dal 29 a.C.), la LEGIO XIV è rinforzata con soldati provenienti da altre legioni: o da quelle ormai sciolte di Marco Antonio (forse la stessa LEGIO XIV di questo esercito), o da quelle di Ottaviano in occasione della riforma dell'esercito e della riduzione del numero delle legioni e da questo momento acquisisce probabilmente il nome GEMINA (gemella, unione di più legioni).
Dopo un brevissimo periodo in Italia (Aquileia), dal 28 a.C. è inviata in Aquitania, per contribuire alla pacificazione di questa regione, per poi spostarsi in Illyricum, da dove è probabile partecipi nel 15 a.C. all'occupazione di Raetia e Noricum e nel 12-9 a.C. alle campagne in Germania agli ordini di Druso, e a quelle successive del 8-7 a.C. agli ordini di Tiberio; dal 13 a.C. base permanente della LEGIO XIV GEMINA è Mogontiacum (Gallia Belgica e in seguito Germania Superior) in un campo condiviso con la LEGIO XVI GALLICA.
Sempre Tiberio nel 4-5 conduce una grandiosa operazione in Germania (oltre alla XIV GEMINA, presenti le legioni VIII AUGUSTA, XV APOLLINARIS, XX VALERIA VICTRIX, XXI RAPAX, XIII GEMINA, XVI GALLICA e un'altra legione sconosciuta), contro Maroboduo re dei Marcomanni a cui è imposta la pace, ma una pesante rivolta in Pannonia e Dalmatia impedisce il proseguio delle operazioni, rivolta che impegna le truppe romane dal 6 al 9 e a cui partecipa probabilmente anche una vexillatio della LEGIO XIV GEMINA.
A seguito del disastro di Teutoburgo del 9 (secondo alcuni da questo momento la legione prende base a Mogontiacum), partecipa alle operazioni difensive del 11-12 in Germania e a quelle del 15-16 agli ordini di Germanico (battaglia di Idistavisio nel 16).
La LEGIO XIV GEMINA partecipa in seguito, con una vexillatio, a sedare nel 21 una rivolta nelle Gallie di Treviri e Edui in rivolta contro la pesante tassazione romana e nel 28 alle operazioni contro i Frisi sul Rhenum.
Nel 43 la LEGIO XIV GEMINA è chiamata (insieme alle sue cohortes auxilia I-VIII Batavorum) a far parte del corpo di invasione della Britannia; dopo una prima fase di conquista (con base a Camulodunum con la LEGIO XX VALERIA, Ratae Coritanorum, Lactodorum), la legione viene stanziata dal 48 a Manduessedum, da dove si sposta nel 49 a Letocetum e nel 56 a Viroconium Cornoviorum (al posto della sua cohors VI Thracum quingenaria equitata), segnando dunque una chiara linea di penetrazione del territorio in direzione nord-est. E' probabile che, convertita nel 49 Viroconium Cornoviorum in una colonia civile, molti veterani vengano lì stanziati.
Durante il governo di Ostorius Scapola, la LEGIO XIV GEMINA combatte contro Corsovi, e in seguito contro i Deceangli e Briganti.
Combatte intorno agli anni 50 contro le tribù dell'attuale Galles, Siluri e Ordovici, ma le operazioni più impegnative sono quelle del 60-61 contro gli Iceni guidati dalla regina Boudicca, che si concludono con la sconfitta totale di questa tribù nella battaglia di Manduessenum a cui fa seguito l'eliminazione dell'enclave druida dell'isola di Mona.
A seguito di questa operazione la LEGIO XIV GEMINA é ricompensata con il titolo onorifico di Martia Victrix ("vittoriosa, benedetta da Marte"), acquisendo la fama di essere una delle legioni migliori dell'impero.
Quando Camulodunum, venne rifondata con il nome ufficiale di Colonia Victricensis, è probabile che ciò sia dovuto all'istallazione di veterani della LEGIO XIV GEMINA e della LEGIO XX VALERIA VICTRIX.
Il reparto torna sul continente nel 64 o 67 a Lugdunum (Gallia Lugdunensis), in previsione di una campagna nel Puertas Caspias (l'attuale Caucaso); mentre la LEGIO XIV GEMINA si trova in Pannonia, vengono separate e inviate in Germania Inferior le sue truppe ausiliarie (coorti batave), i cui rapporti con i legionari non sono ottimali.
Allo scoppio della guerra civile nel 68 la legione si trova in Dalmatia, passa in Italia e successivamente in Pannonia, dove passa l'inverno 68-69 a Carnuntum.
Alla caduta di Galba la LEGIO XIV GEMINA si schiera a favore di Otone, a cui invia circa 2000 legionari, e per lui combatte e viene sconfitta nella prima battaglia di Bedriacum (14 aprile 69) dalle truppe che appoggiano il nuovo pretendente al trono, L. Aulo Vitellio; sorte vuole che i legionari si trovano ad affrontare in questa battaglia tra le altre truppe, proprio i propri ex ausiliari batavi.
Pare che, non avendo partecipato la legione al completo, all'interno della LEGIO XIV GEMINA si negherà sempre questa sconfitta; gli viene dunque ordinato di rientrare in Britannia, e durante il tragitto verso il porto di Gesoriacum (Gallia Belgica) per imbarcarsi, incontra nuovamente le sue vecchie corti ausiliarie batave ad Augusta Taurinorum (Italia): lo scontro è inevitabile e porta addirittura all'incendio della città (10-15 maggio 69), mentre precedentemente la retroguardia della LEGIO XIV GEMINA, grazie al prestigio di cui gode il reparto, é riuscita a calmare gli animi dopo un violento scontro a Ticinum, tra i legionari della LEGIO V ALAUDE e truppe ausiliarie galliche.
Dalla Britannia (base di Glevum o Viroconium) la LEGIO XIV GEMINA si pronuncia a favore di Vespasiano, nuovo e definitivo imperatore, ma non partecipa alla seconda fase della guerra civile.
La LEGIO XIV GEMINA viene comunque richiamata subito nel continente: nel maggio del 70 si imbarca su navi della Classis Britannica a Dubris o a Portus Lemanus (Britannia) e, sbarcata a Gesoriacum (Gallia Belgica), si trasferisce immediatamente in Germania per dare il suo contributo nella repressione della rivolta degli ausiliari Batavi di G. Civile, avendo una parte decisiva nella battaglia dei Castra Vetera (Germania Superior).
Altre operazioni nel 73-74 sul Reno (Agri Decumates), e nel 77-78 contro i Bructeri (con una vexillatio) vedono impegnata la LEGIO XIV GEMINA, di stanza dal 70 nella base di Mogontiacum (Germania Sup.), dove insieme alla LEGIO I ADIUTRIX, partecipa alla ricostruzione della città gravemente danneggiata durante la rivolta batava e costruendo il primo ponte fisso sul Reno in questa zona, e mantenendo distaccamenti a Dibio (Germania Sup.) e nelle attuali località di Mirebeau in Francia e Hochrhein in Germania.
Nel 83-85 prende parte alla campagna dell'imperatore Domiziano contro i Chatti (che proprio a Mogontiacum ha il suo quartier generale), una parte di essa combattendo integrata in una unità creata appositamente, e nel 90-92 a quella contro i Sarmati, entrambe sul Danuvius.
Nel frattempo la LEGIO XIV GEMINA ha sostenuto la rivolta del 88-89 del governatore della Germania Superior, L.A. Saturnino. Nel gennaio o febbraio del 89 l'accampamento riceve la visita dell'imperatore Domiziano che ordina numerose esecuzioni dei sostenitori di Saturnino.
Questa rivolta, ha come conseguenza lo spostamento della LEGIO XXI RAPAX (che dal 83 é di base a Mogontiacum), e il trasferimento anche della XIV GEMINA in Pannonia, con una sequenza oggetto di un incredibile numero di interpretazioni da parte degli storici, interpretazioni che riportiamo schematicamente:
-92 nei Balcani, 94 a Mursa, 94-102 o 106 ad Aquincum, 106 a Carnuntum
-103 a Vindobona, 117-118 a Carnuntum
-fine I secolo a Vindobona, 114 a Carnuntum
-107-114 a Vindobona
-92-97 a Mursella, 97-101 a Ad Flexum
-Ad Flexum, Carnuntum, Vindobona, Carnuntum, con un vexillatio a Vindobona nel 101-103, con passaggio anche a Sirmium e Mursella
- con un vexillatio a Vindobona dopo il 106
-101 ad Aquincum
-Mursella, Vindobona, Aquincum
-Mursella, Ad Flexum, Vindobona, 113 a Carnuntum
-breve permanenza a Brigetio
-92-102 Aquincum, 102-106 Vindobona, Carnuntum
-a Mogontiacum fino almeno al 97
Nella sua partenza dalla Germania la LEGIO XIV GEMINA è accompagnata dalla ala I Canninefatum Civium Romanorum.
La base di Carnuntum, da dove la LEGIO XIV GEMINA ha il compito di controllare le tribù dei Marcomanni oltre Danubio (anche con distaccamenti oltre limes), ospita anche marinai della flotta danubiana (Classis Flavia Pannonica), e per un breve periodo anche soldati della LEGIO XI CLAUDIA.
Negli anni 92-98 una sua vexillatio, insieme con altre della LEGIO XIII GEMINA e LEGIO XV APOLLINARIS, staziona a Brigetio (Pannonia Sup.) di rinforzo alla LEGIO I ADIUTRIX, e di aiuto alla costruzione del campo stabile di questo reparto.
La legione combatte nelle campagne daciche di Traiano nel 101-102 (con una vexillatio) e del 105-106, e i suoi veterani sono insediati a Sarmizegethusa.
Dopo questa guerra la LEGIO XIV GEMINA rimane a Carnuntum (Pannonia Sup., base che conserva fino alla fine della sua storia), da dove invia numerose vexillationes in varie parti dell'impero durante svariate guerre e campagne: nel 132-135 contro i Giudei (con la LEGIO I ITALICA), nel 144-152 in Mauritania contro i Mauri, nel 162-166 nella campagna di Lucio Vero contro i Parti (in compagnia di altri distaccamenti legionari pannonici).
La LEGIO XIV GEMINA nel 166-169 si mobilita contro le incursioni dei Marcomanni nel nord Italia (approfittando dell'assenza della legione, il campo di Carnuntum viene attaccato e distrutto nel 167, e successivamente ricostruito in collaborazione agli uomini della LEGIO I ADIUTRIX di base a Brigetio dove si trova anche una vexillatio della LEGIO XIV GEMINA); partecipa inoltre alle guerre del 169-175 e 178-180 sul Danubio contro Suebi (Quadi e Marcomanni) e Sarmati, condotte dall'imperatore Marco Aurelio, che ha a Carnuntum il suo quartier generale (forse la legione prende parte anche alle operazioni del 188-189).
Tra queste operazioni militari, non va dimenticato che gli uomini della legione partecipano anche alla costruzione di opere pubbliche, tra cui probabilmente l'anfiteatro di Carnuntum nel 184.
Nel 193 (13 aprile), durante le lotte di potere seguite all'uccisione dell'imperatore Pertinace, la LEGIO XIV GEMINA è una di quelle (forse la prima) che proclama imperatore Settimo Severo, governatore della Pannonia, e una parte di essa accompagna il nuovo imperatore nella sua discesa in Italia (via Emona, Aquileia, Ravenna), e in seguito (dopo aver ceduto parte dei suoi soldati alle cohortes praetorie ed un breve ammutinamento) nelle operazioni contro l'altro pretendente al trono, Pescennio Nigro, in Cilicia (193-194).
Subito dopo, nel 194-196 la legione partecipa alla campagna contro i Parti (anche nel 197-199 con una vexillatio), mentre nel 197 è contro la rivolta di C. Albino nella battaglia di Lugdunum (Gallia Lugdunensis).
Durante tutto il III secolo la LEGIO XIV GEMINA è attiva su vari fronti di guerra con numerose vexillationes: nel 213 contro gli Alamanni su Reno e Danubio, nel 216-217 contro i Parti (forse con base a Zeugma - Syria, negli accampamenti della LEGIO IV SCYTHICA), nel 231-232 nella campagna contro i Persiani Sasanidi, nel 235-238 nelle campagne contro Germani e Sarmati su Reno e Danubio, guidate dall'imperatore Massimino il Trace, ai cui ordini la LEGIO XIV GEMINA rimane anche durante l'assedio di Aquileia, quando lo stesso imperatore è ucciso dai propri soldati (10 maggio 238).
Nel 242-244 con una vexillatio la legione è nuovamente in Oriente contro i Persiani Sasanidi, vexillatio che rientrando alla base di Carnuntum, nel 246, partecipa ai combattimenti contro i Carpi penetrati in Dacia Malvensis, mentre i legionari rimasti alla base, combattono i Quadi; in questi anni un reparto della LEGIO XIV GEMINA è di base permanente ad Aquileia.
Nel 251 la legione interviene con una vexillatio contro i Goti in Moesia (sconfitta romana nella battaglia di Abrittus e morte dell'imperatore Decio, già salito al soglio imperiale nel 249 con l'appoggio della LEGIO XIV GEMINA), nel 258 e 261 é schierata contro gli Alamanni su Reno e Danubio (perdita degli Agri Decumates), e l'anno seguente appoggia la ribellione del governatore della Pannonia Inferior, Ingenuo, e nel 260 quella del governatore della Pannonia Superior, Regaliano (che pone il suo quartier generale a Carnuntum); forse nel 260 una sua vexillatio è presente contro i Persiani nella disastrosa battaglia di Edesa (dove è catturato l'imperatore Valerio).
Sul finire del regno di Gallieno (260-268), un distaccamento di mille uomini è stanziato a Poetovio (Pannonia Sup.), insieme a distaccamenti di altre legioni, dando probabilmente vita a quella che nel basso impero è conosciuta come LEGIO QUARTODECIMANI.
Molto probabilmente nel 270 è impegnata contro i Vandali in Pannonia Inferior, mentre nel 272-273 una sua vexillatio partecipa alla riconquista delle province orientali controllate dal Regno di Palmyra (Syria); è probabile che questa vexillatio nel 274 sia schierata dall'imperatore Aureliano nella vittoriosa battaglia di Durocatalauni (Gallia Belgica) contro le province galliche staccatesi dall'impero nel 260. A tal riguardo desta ancora perplessità una moneta di Victorino a capo dell' imperum gallorum nel 268-269, e riportante il nome della LEGIO XIV GEMINA; forse una vexillatio di questa legione, trovatasi fuori dei propri territori di competenza che abbia aderito a questo fasullo regno, o forse semplice propaganda.
In seguito è possibile che la LEGIO XIV GEMINA partecipi nel 295 alle operazioni contro i Marcomanni sul Danubio, nel 295-298 con una vexillatio nelle operazioni contro i Persiani e nel 299 contro Quadi e Marcomanni (Suebi), operazioni ripetute nel 306-307 e 310 sul medio Danubio, sempre probabilmente con il concorso di questa legione.
Nel 308 a Carnuntum, si tiene una conferenza a cui partecipano tutti gli aspiranti al trono per discutere i problemi della successione. Parte della legione è basata ad Arrabona (Pannonia I).
Nel 353 si schiera contro la sollevazione di Magnenzio, mentre negli anni 374-375 è quasi sicuramente ancora impegnata contro le incursioni di Quadi e Sarmati in Pannonia, essendo Carnuntum la base generale delle operazioni dell'imperatore Valentiniano I.
Non è da escludere che nel 382 o 383, in parte o totalmente, Carnuntum sia ceduta alle popolazioni barbariche lì installate dall'imperatore Graziano.
All'inizio del V secolo la LEGIO XIV GEMINA, convertita in legione ripensis, è agli ordini del Dux Pannoniae Primae, esercito imperiale d'Occidente, divisa tra le basi di Carnuntum ed Arrabona; scompare in quegli anni.

TITOLI

[(Fidelis)° Martia Victrix ]* (Alexandriana? Severiana)** (Antoniniana)*** (Gordiana)· (Philippiana)·· (Maximiniana)···
°AE 1902, 0249. *dal 61 dC. **sotto Alessandro Severo. ***sotto Caracalla. ·sotto Gordiano III. ··sotto Filippo. ···sotto Massimino.

COMANDANTI (LEGATI)

L. Arunculeius Cotta (nel 57-54 a.C.)
Q. Titurius Sabinus (legato? nel 54 a.C.?)
C. Antistius Reginus (nel 53 a.C.)
Q. Fufius Calenus (nel 51 a.C.)
L. Nonius Asprenas (legato? nel 9)
P. Vitellius? (legato? nel 15)
L. Stertinius? (legato? nel 15)
L. Seius Tubero (legato? nel 16?)
C. Hosidius Geta? (nel 43)
T. Flavius Sabinus? (nel 43)
A. Didius Gallus? (nel 43)
T. Clodius Eprius Marcellus? (nel 49-53)
M. Fabius Priscus (nel 70)
P. Baebius Italicus (nel 83)
Sex. Iulius Severus Cn. Minicius Faustinus (poco prima del 119)
Cn. Papirius Aelianus Aemilius Tuscillus (circa nel 125-130)
T. Caesernius Statius Quinctius Statianus Memmius Macrinus (sotto Adriano)
T. Prifernius Paetus Rosianus Nonius Agricola C. Labeo Tettius Geminus (legato? circa nel 140)
P. Cluvius Maximus Paulinus (sotto Adriano)
M. Nonius Macrinus (nel 148-151)
M. Statius Priscus Licinius Italicus (nel 151-155)
Q. Pompeius Vopiscus C. Arruntius Catellius Celer Allius Sabinus (nel 135 o sotto Antonino Pio)
Iallius Bassus Fabius Valerianus (sotto Antonino Pio prima del 156)
C. Vettius Sabinianus Iulius Hospes (nel 166-168)
L. Ragonius Vrinatus Larcius Quintianus (nel 177)
A. Iulius Severus? (nel 177)
T. Flavius Secundus Philippianus (nel 193)
C. Iunius Faustinus Placidus Postumianus (circa nel 198-205)
Cn. Petronius Probatus Iunior Iustus (sotto Alessandro Severo)

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