LEGIO IV ITALICA
Il nome di questa legione è dato dal fatto che cittadini romani provenienti dall'Italia (Transpadana) sono tra i primi reclutati di questa legione (poi anche elementi pannonici).
Costituita nel 231 da Alessandro Severo (emblemi centauro, cicogna), la LEGIO IV ITALICA partecipa alla campagna persiana del 231, e successivamente alla campagna germanica del 234-235 con base a Mogontiacum, dove i suoi soldati partecipano all'uccisione di Alessandro Severo, e nominano imperatore Massimino "il Trace", loro comandante, con cui partecipa alle campagne di quegli anni contro Sarmati, Germani e Carpi.
La LEGIO IV ITALICA segue l'imperatore anche nello scontro contro il Senato, che porta Massimino e le sue truppe all'assedio di Aquileia, che si risolve con la morte dell'imperatore.
Dopo questo tragico accadimento, la LEGIO IV ITALICA (che da poco ha ricevuto nuove reclute), viene inviata in Oriente, dove nel 242-244 combatte nella guerra persiana di Gordiano III.
Rimane di stanza in una località sconosciuta della Mesopotamia, in una zona che, dopo la riforma diocleziana, è inserita nella provincia denominata Maxima Sequanorum o Sequania, una regione abbandonata dalle armate romane dopo la campagna del 363.
Nel tardo impero fa parte dell'esercito permanente dell'Oriente, a disposizione del Magister Militum per Orientem, con la qualifica di legione Pseudocomitatensis.
COMANDANTI
C. Iulius Verus Maximinus (prefetto nel 231-235)
Serapammon (prefetto nel 242-244)